La decisione di posizionare delle gabbie per la cattura dei cinghiali nella zona pedemontana di Montecassino e dintorni era stata presa al termine di una riunione tenutasi in Comune il 28 maggio scorso. In particolare l’aveva indetta il sindaco, Enzo Salera. Accogliendo le continue lamentele di molti cittadini per i danni alle produzioni agricole. E per l’avvicinarsi di questi animali selvatici sin a ridosso delle abitazioni.
Il censimento
Quella riunione venne presieduta dal consigliere delegato Riccardo Consales. Vi parteciparono il comandante della Polizia Provinciale, Pietro D’Aguanno, il presidente dell’Ambito Territoriale di Caccia, Alessandro Filippi. Ma anche il comandante della Polizia Locale, Giuseppe Annunziata, il direttore del Parco degli Aurunci, Giorgio de Marchis. Quest’ultimo, nell’occasione, illustrò il progetto per un censimento dei cinghiali presenti nell’area protetta di Montecassino. Progetto che avrebbe consentito di avere un quadro preciso dei capi per avviare una cattura selettiva.
L’ordinanza e la cattura
Il sindaco provvide nei giorni successivi ad emanare una specifica ordinanza. Secondo una nota dell’Ufficio Stampa del Comune di Cassino, sono stati catturati, imprigionati nelle gabbie, otto esemplari. Sette piccoli e molto probabilmente la mamma. Gli esemplari stati trasferiti, salvi, in una riserva di caccia. In appositi recinti. Intanto sta continuando l’azione di monitoraggio e di cattura.
In particolare i cittadini possono segnalare qualsiasi criticità relativa agli ungulati possono rivolgersi all’Ufficio Ambiente del Comune.