Il dott. Giancarlo Pizzutelli, direttore del dipartimento di prevenzione della Asl di Frosinone, ha incontrato ieri mattina il sindaco di Cassino, Enzo Salera. Al quale, secondo una nota dell’ufficio stampa del Comune di Cassino, “ha rivolto un sincero ringraziamento per la disponibilità del Comune. Rispetto agli esami diagnostici atti ad individuare i casi di eventuali Coronavirus”.
Il bene confiscato
Il Comune di Cassino ha messo a disposizione della Asl il bene confiscato di via Casilina Nord, nelle adiacenze del vecchio ospedale Gemma De Bosis. “Una struttura adeguata – dice ancora la nota – sia dal punto di vista logistico che funzionale allo scopo. Questa mattina (ieri) sono stati effettuati una sessantina di tamponi a persone individuate tra le categorie a rischio. Quali operatori sanitari o delle Forze dell’Ordine. E a pazienti su richiesta dei medici di famiglia“.
Tamponi e drive through
I tamponi vengono effettuati con il metodo drive through. Vale a dire attraverso il finestrino dell’auto. L’interessato, infatti, è seduto all’interno dell’abitacolo. Una scena familiare vista più volte in televisione. In particolare il personale raccoglie Dna per poi effettuare il tampone e capire se si è positivi o meno al Coronavirus. A Cassino per tale servizio, assicurato tre volte a settimana, fa riferimento anche territorio sorano. L’altro centro operativo per tale funzione diagnostica è stato individuato a Frosinone. A cui, in particolare, fa riferimento anche la parte nord della provincia.