L’arrivo del presidente della Camera di Commercio, Marcello Pigliacelli non è mai scontato. Ed ecco, infatti, che “il magnate dei trasporti” butta giù dal letto, alle 6 del mattino, due suoi amici, avvisando che sta arrivando a Cassino e che vuole sorseggiare un caffè in loro compagnia. Fino a qui nulla di strano. Se non che il presidente della Camera di Commercio di Frosinone è stato al centro del dibattito infuocato sulla Stazione Tav, contesa tra il nord e il sud della provincia. (Leggi Pigliacelli ai Sindaci cassinate: “Lasciate ogni speranza” e leggi Chi ha apparecchiato la tavola a Pigliacelli)
Tre amici al bar
Ed ecco che mentre la vita nella città martire parte con il suo tran tran quotidiano, tre amici si ritrovano al bar. Sicuramente vedendoli Gino Paoli avrebbe cambiato il titolo ad uno dei suoi più grandi successi. Accanto a Marcello Pigliacelli siedono, Niki Dragonetti, alla sua destra e Salvatore Fontana, alla sua sinistra. Manco a farlo apposta gli schieramenti sono ben delineati.
Dopo i convenevoli si passa subito alla fase operativa. Il presidente dell’ente camerale di Frosinone è poco avvezzo alla chiacchiera sterile. Insomma se le danno, seppur con il sorriso, sin da subito, di santa ragione. “Marcè io ti voglio bene, ma la stazione Tav a Ferentino è un insulto all’intelligenza”, dice Fontana. Niki Dragonetti sorride e fa un’altra tirata al sigaro. “Fofò voi qua a Cassino non la potete gestire una cosa del genere. Non siete capaci”, diretto al mento di Pigliacelli. “Se remassimo tutti in un’unica direzione……”, la parata e risposta di Salvatore Fofò Fontana. “Ragazzi io devo andare, teng n’intervist alla radio”, spiega Pigliacelli. Suona la campana del primo round.
Il secondo round
Per il secondo round c’è di attendere una ventina di minuti. Il tempo che il presidente Pigliacelli, prenda confidenza con il microfono di Radio Cassino Stereo. Si parla di economia e sviluppo, di ripartenza e di infrastrutture. E subito una stoccata a Mario Abbruzzese. “Bisogna dire al candidato sindaco di Cassino che ha perso, che la trasversale verso l’adriatico non è riuscito a farla nemmeno Di Pietro quando era ministro alle Infrastrutture“. Così pourparler. Poi si passa alla Tav, ma c’è una sorpresa: arriva la telefonata in diretta di Salvatore Fontana. Risuona la campana. “Marcè sei un’amico ma la stazione Tav a Ferentino è sbagliata sia nella forma che nella sostanza“, incalza subito il consigliere comunale. “Il progetto della stazione Tav a Cassino esiste dal 1992 – continua Fontana – e farne un’altra a pochi km da Roma non ha senso. E poi sinceramente non ci si può rinchiudersi dentro una stanza e calare decisioni che sanno molto di marchetta politica“.
“Questa cosa del ’92 mi è nuova. Comunque Fofò dove la fann la fann io la prenderò“, dice sorridendo il presidente della Camera di Commercio. Si conclude cosi lo scontro (col sorriso) tra Pigliacelli e Fontana. Chi ha vinto? Lo dirà la storia.