Non si fa che parlare di Tav, di interconnessioni con stazioni immerse nelle campagne del Cassinate, dove super treni veloci possano fermarsi. Dove sulle rotaie possano arrivare orde di turisti, di investitori, di lungimiranti imprenditori pronti a risollevare le sorti dell’intero territorio e dei suoi abitanti. Ecco. Proprio a quegli abitanti si pensa forse fin troppo poco.
Perché da settimane ormai i pendolari che da Cassino si muovono verso Roma e viceversa stanno vivendo qualcosa che va oltre il disagio. Viaggi della speranza che ogni giorno portano uomini, donne, studenti verso mete che si sa dove sono collocate ma di cui si ignora il tempo necessario per raggiungerle. Si parte quando in cielo ancora non c’è il sole, a volte la nebbia è talmente tanta da non riconoscere il compagno di viaggio a 40 centimetri. Si va verso il lavoro, verso l’università, verso le scuole. Poi nel pomeriggio esodo al contrario, si ritorna sì, ma non si sa per che ora sarà possibile essere di nuovo a casa. L’unica certezza è il buio, lo stesso della mattina. Assiepati e stipati su treni dalle mille fermate, perché anche questo è pendolarismo, persone che abitano in comuni distanti qualche chilometro ma che salgono e scendono dalla stazione più vicina.
E invece di pensare di intervenire a sostegno dell’esercito dei pendolari, che in queste settimane corrono sotto la pioggia e nella nebbia, al buio prima dell’alba o dopo il tramonto, alla ricerca di un mezzo che li riporti il più possibile vicino casa, lo stesso esercito di pendolari che in estate puntualmente si ritrova nelle stesse condizioni per via degli interventi che si susseguono sulla linea nei mesi più caldi, si pensa a interconnessioni e alla Tav. Sarebbe bene ricordare che chi viaggia tutti i giorni, non sempre ha risorse economiche tali da poter sostenere il costo di un abbonamento con la linea veloce o anche solo i due viaggi quotidiani. Per un treno che comunque non fermerebbe nelle piccole stazioni. E intanto le settimane scorrono, Natale è alle porte e gli scioperi sono la certezza tra le incertezze.
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