Nel 1994, Masayuki Ebinuma, un arboricoltore residente a Nagasaki, iniziò a curare un fragile albero di kaki che resistette alla bomba atomica del 9 agosto 1945 e riuscì a farlo riprendere fino al punto da ottenere delle pianticelle di “seconda generazione”.
L’artista contemporaneo Tatsuo Miyajima venne a conoscenza di ciò e desiderando dare il proprio supporto all’attività di Ebinuma in qualità di artista, espose le pianticelle ad una mostra d’arte nel 1995 e cercò dei genitori adottivi per le piantine.
Da oltre 20 anni in Europa e soprattutto in Italia (Brescia in primis), stanno partecipando attivamente ad un progetto nato nella città di Nagasaki chiamato REVIVE TIME KAKI TREE PROJECT
Questo progetto unisce l’arte, il ricordo e la salvaguardia di testimonianze legate al disastro atomico che ha colpito quella città.
Una “casa” a Cassino per un albero che è sopravvissuto alla bomba nucleare
E anche Cassino farà la sua parte, la città accoglierà una delegazione giapponese del Kaki Tree Project domani e dopodomani. Il programma include una cerimonia di benvenuto il 27 marzo alle 19 presso la Sala Restagno, seguita da visite ufficiali al Museo Historiale e al Cimitero Inglese il 28 marzo. Il progetto, che promuove la pace e la vita attraverso l’arte, ha coinvolto 30.000 bambini in tutto il mondo.
È un progetto di solidarietà e unione sociale, che attraversa l’Italia da Brescia fino a Scampia facendo tappa in diverse città.
In ognuno di questi luoghi , è organizzata la piantumazione di un albero di cachi, simbolo di pace e resilienza, sopravvissuto persino alla più grande tragedia dell’umanità: la bomba atomica di Nagasaki.
A Cassino, l’albero ha trovato dimora presso gli Horti di Porta Paldi ed è oggi custodito dall’Associazione Eqo.
Il progetto
Il KAKI TREE EUROPE, nasce dalla volontà di continuare sul territorio europeo il progetto giapponese REVIVE TIME-KAKI TREE PROJECT che dal 15 dicembre 2019 non potrà continuare il suo progetto internazionale in Europa visto le nuove normative di spedizione delle piante dal Giappone. L’associazione KAKI TREE ha nei suoi obiettivi la diffusione delle piante di seconda e terza generazione della pianta di kaki (Diospyros kaki) che riuscì a sopravvivere durante l’esplosione nucleare del 9 agosto 1945. Insieme a questo obbiettivo si cercherà di far conoscere e diffondere anche la storia delle piante che invece sono sopravvissute al disastro atomico di Hiroshima.
Il KAKI TREE for EUROPE nato ufficialmente il 27 giugno 2020 si propone come esperienza di confronto, collaborazione, progettazione comune e scambio di conoscenze tra chi ha già aderito negli anni passati al progetto giapponese e con chi nel futuro vorrà aderire a tale progetto in Europa.