Cassino, non c’è pace neanche per i morti. Salma “mandata” indietro

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Non c’è pace neanche dopo la morte. A pochi giorni dal 2 novembre, ricorrenza dedicata al ricordo dei defunti, per una famiglia cassinate oltre al dolore pure la beffa. Domenica (ieri ndr) la celebrazione del funerale. La cerimonia si è tenuta nel pomeriggio, poiché non è possibile celebrare funerali di domenica mattina. Nonostante l’impegno del sacerdote nel celebrare in maniera solerte e l’impegno dell’agenzia funebre per portare il prima possibile il feretro al cimitero comunale di San Bartolomeo, all’arrivo i familiari e gli addetti si sono sentiti negare la possibilità di effettuare la tumulazione prevista. E regolarmente comunicata.

Ma facciamo un passo indietro. Per effettuare questo tipo di operazioni c’è da seguire una prassi, prassi rispettata anche attraverso pec da parte dell’agenzia funebre competente. I servizi cimiteriali sono affidati dal Comune a una ditta esterna. E fin qui nessuna questione. Il regolamento prevede che il cimitero sia aperto fino alle 17 e quindi entro le 17 sia possibile effettuare le azioni necessarie nel rispetto dei defunti, ovviamente previo comunicazioni. Purtroppo però domenica le cose non sono andate così e la salma arrivata alle 16.40 sembrerebbe non aver trovato la degna e decorosa pace che meritava.

Sembra non sia la prima volta che si vengono a creare queste spiacevoli situazioni che creano dolore e disagio nei familiari, oltre che problemi tecnici anche da parte dei professionisti che si sono visti costretti a riportare il feretro in obitorio.

Giustificazioni e qualcosa di simile a una spiegazione sarebbero state fornite ai responsabili dell’agenzia funebre che si sono trovati di fronte a una situazione molto delicata da dirimere. Senza contare lo stato d’animo dei familiari del defunto.

Manutenzione a macchia di leopardo per la processione del 1° novembre

Altre polemiche sono state sollevate in merito alla manutenzione delle aree verdi e alla pulizia del cimitero. Sarebbero state pulite solo le zone che vedranno il passaggio della processione e non tutte le altre. Molti cittadini hanno evidenziato come questa scelta sia un po’ una presa in giro, sicuramente una scelta poco rispettosa per chi ha trovato l’ultima dimora in zone del cimitero defilate o distanti dall’ingresso. Ma forse qualcuno comunicherà a breve che queste operazioni sono state programmate. E in questo caso meglio così, che a far bene c’è sempre tempo. Anche davanti alla morte.

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