Stamattina la delegazione diocesana da Adana si è recata a Mersin, una grande città portuale del sud della Turchia, dove è stata accolta da padre Roshen, cappuccino e parroco della comunità, che ospita i Cappuccini e molti cattolici sopravvissuti provenienti della comunità di Antiochia, completamente distrutta dal sisma.
In attesa di incontrarli, il vescovo Gerardo Antonazzo, il direttore della Caritas don Akino e il diacono Francesco hanno visitato la chiesa della comunità ortodossa, di cui hanno incontrato i responsabili, i sacerdoti e la fraternità composta di cattolici e ortodossi che qui risiede da qualche tempo. La comunità ortodossa ha donato al vescovo due bellissime icone, raffiguranti san Michele Arcangelo e Sant’Elia profeta.
Un saluto speciale
Un saluto speciale quello del vescovo ai sopravvissuti del sisma, incontrati presso la comunità di Mersin: «La nostra presenza qui non è solo di tre persone, ma delle comunità parrocchiali dell’intera diocesi. Tutti si sono affidati a noi per viaggiare spiritualmente con noi ed essere presenti qui. L’aiuto è il segno più vero della fraternità», ha affermato Antonazzo.
La delegazione diocesana è partita ieri e oggi, una giornata particolare perché un anno fa scoppiava la guerra in Ucraina, la presenza del vescovo nella terra devastata dal sisma assume un valore ncora più profondo.
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