“A seguito degli avvenimenti degli ultimi giorni, mi sento in dovere di fornire dei chiarimenti all’intera cittadinanza. E soprattutto, ai 778 elettori che, nel settembre del 2020, hanno deciso di accordarmi la loro fiducia”. A parlare è Nadia Belli a margine degli ultimi accadimenti politici. “Proprio gli elettori mi hanno donato la grande opportunità di venire riconfermata nella Giunta comunale e di essere nominata Vicesindaco del Comune di Pontecorvo. Sono state innumerevoli le manifestazioni di stima e affetto che ho ricevuto in questi giorni e per questo non posso che ringraziare, ancora una volta, i miei concittadini”.
I dubbi di Nadia
“Dopo appena due anni dall’inizio dell’attuale legislatura, come tutti saprete, il sindaco ha preso l’arbitraria – ancorché legittima – decisione di revocare le deleghe che mi erano state conferite e di rimuovermi dalla carica di vicesindaco. Accusandomi di aver adottato decisioni che avrebbero fatto venir meno lo spirito di condivisione delle linee politiche e amministrative. Le motivazioni da lui addotte sarebbero unicamente di carattere amministrativo, ma permettetemi di dubitare della bontà di queste affermazioni”.
Sotto la lente le ipotetiche candidature alle regionali
“Casualmente, la mia presunta autonomia e la mancata condivisione delle mie attribuzioni con il resto della maggioranza mi sono state contestate proprio nel momento in cui ho dichiarato di essere disponibile ad una candidatura alle prossime elezioni regionali. Qualora il mio partito di riferimento – Fratelli d’Italia – decidesse di concedermi quest’occasione”.
E ora si passa in opposizione
“Gli ultimi sette anni, in cui ho potuto sperimentare le croci e le delizie dell’attività di amministratrice locale, mi hanno dato tante soddisfazioni e mi hanno consentito di raggiungere importanti traguardi, non per meri interessi personali, ma per il benessere collettivo e dell’intera cittadinanza. Continuerò a rimanere al fianco dei miei elettori e di tutti i pontecorvesi, ma ho deciso di farlo dai banchi dell’opposizione, essendo ormai venuto meno il rapporto fiduciario che mi legava alla maggioranza”.
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