Cassino, una ciclabile che piace poco

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Sembra una guerra tra chi è a favore della mobilità sostenibile e chi invece userebbe la macchina anche per fare due metri. In realtà la discussione, fin da sempre, punta a un’altra questione. La gestione, la realizzazione, la progettazione di una ciclabile che fa acqua da tutte le parti. E a dirlo non sono detrattori della prima ora o politicanti nascosti dietro associazioni e gruppi, ma i cittadini. Perché ci sono degli aspetti che è impossibile negare. E a darcene un assaggio, l’ennesimo, è proprio un cittadino, il signor Marcello.

La ciclabile è in discesa

“Un giovane e aitante ciclista con una fiammante bici da corsa, proveniente da S. Angelo, inforca la più bella e di rosso verniciata ciclabile di Cassino. Giunto in viale Bonomi scopre una stupenda discesa. Immediatamente ingrana il 53-11 e si lancia a capofitto per quella meravigliosa pista. Giunto alla fine del viale vi è il semaforo della stazione che, per felice ventura, è verde. Il baldo giovane per non perdere la fortunata occasione spinge con rinnovato vigore sui pedali, supera il semaforo e, sempre seguendo la pista a lui dedicata va a finire in cu… pardon, nelle terga aripardon nel posteriore di un autobus felicemente parcheggiato nel parcheggio degli autobus della stazione!!!!!

Mi sembra come la barzelletta sui carabinieri che volevano andare con un’astronave sul Sole. ‘Ma come farete a superare il terribile calore della stella’. ‘E lì sta la genialata…. Partiremo di notte’. La ciclabile è stata concepita di notte. Comm stamm nguaiat”.

I cittadini andrebbero ascoltati un po’ di più

Oltre queste colorite descrizioni di episodi che si verificano ormai quotidianamente, ci sono molte altre segnalazioni. Come ad esempio la mancanza di protezioni nel tratto che dallo svincolo per la Folcara porta all’altezza della discesa dell’Historiale. Lì praticamente sulla pista dovrebbero sfrecciare bici in entrambi i sensi più i pedoni. Dovrebbero farlo su un marciapiede che ha un’altezza non indifferente. E molti cassinati hanno evidenziato che non ci sono le protezioni lungo tutto il tratto, con il rischio che qualcuno potrebbe cadere sulla carreggiata. Tutti vorrebbero una città più pulita, più verde, con servizi e al passo con i tempi. Ma la vorrebbero anche sicura e, forse, vorrebbero essere ascoltati. Non deve essere per forza una guerra, a volte basterebbe poco, se solo ci fosse la volontà.

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