Qualcuno direbbe sono solo marionette. E invece no, c’è molto di più: perché l’importanza storica dei Ferraiolo nella città di Cassino è fuori discussione, ma soprattutto perché durante l’ultimo consiglio comunale qualcosa non è andato per il verso giusto nella granitica maggioranza del Sindaco Enzo Salera.
Tutti sanno che a curare l’iter per la cittadinanza onoraria alla famiglia Ferraiolo è stato l’assessore alla Cultura Danilo Grossi. D’altra parte la sua esperienza su queste dinamiche è spesso imprescindibile per l’amministrazione. Ci aspettavamo un suo intervento nel corso del consiglio comunale di ieri, ma non c’è stato. Insomma la solita routine.
Il silenzio
Invece Grossi è rimasto lì in silenzio, il mento poggiato sulla mano, ad osservare lo spettacolo andare avanti. Un silenzio chiassoso riempito dalle parole della presidente de Consiglio Comunale Barbara Di Rollo. Voci di palazzo dicono che l’intervento di Grossi ci sarebbe dovuto essere e che la “Divina”, avrebbe invece cassato senza sentir ragioni. «Parlo solo io!», avrebbe sentenziato senza ammettere repliche. “Zitto e buono” direbbero i Maneskin. Supponiamo che per amor proprio e della squadra il buon Danilo abbia emulato Garibaldi nella risposta al generale La Marmora: obbedisco! Si dice che la Di Rollo non abbia digerito l’appoggio di Grossi alla candidata a Sindaco di Sora, Teresa Tersigni. Il Pd infatti già dal primo turno era schierato con Di Stefano.
La zizzaznia
Intanto però l’assessore alla Cultura fa sapere in risposta alle malelingue che circolano che: «questa è l’ennesima storia inventata per mettere zizzania in una maggioranza compatta e che condivide ogni singola scelta». Noi non siamo convinti della sua versione . Ma forse non può dichiarare altrimenti. Il ritratto di “famiglia” dell’amministrazione si incrina ogni giorno di più tra separati in casa, figli ripudiati e parenti serpenti. I panni sporchi si lavano in casa ma qua ci vorrebbe una lavanderia industriale. Però potremmo anche sbagliarci noi: magari, come abbiamo detto all’inizio, sono solo marionette. O magari solo Grossi silenzi.