Quel che resta di Cassino…

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Quel che resta di Cassino. All’alba dell’ennesimo weekend all’insegna della violenza, delle risse e dei giovani fuori controllo viene da chiedersi come sia possibile che questa sia diventata la norma. Botte contro un ragazzo che come unica “colpa” sembrerebbe aver difeso la sorella da insulti volgari e fuori luogo.

Una, anzi diverse generazioni cresciute con il mito di serie televisive violente, dove il “più tosto” è quello che deve fare più paura. E sembra che oramai sia questo il clima che si vive in città, paura e poca sicurezza. Si cercano i colpevoli, certo ci sono i ragazzi – che poi fino a quando possiamo considerarli così? – che se le sono date di santa ragione, poi ci sono le famiglie, poi c’è la politica.

Forse serve altro

Un’amministrazione che in questi mesi si è premurata di sostenere il commercio, di annunciare grandi ristrutturazioni del centro, che si è battuta (perdendo inesorabilmente) per la corsia ciclabile e che sabato mattina era in prima fila a Montecassino per onorare Dante. Solo qualche ora più tardi l’unica protagonista della città martire, peró, sarebbe stata la violenza. Al lavoro le Forze dell’Ordine, polizia, carabinieri, guardia di finanza a cui si chiede di monitorare il territorio. Ma forse serve altro. Ci si chiede cosa possa fare un’amministrazione, a prescindere dalla casacca. Sicuramente la priorità è rendere una città sicura. Predisporre controlli, illuminare le aree più buie, rispondere alle richieste dei cittadini e delle associazioni. Da mesi, anzi da anni c’è una forte richiesta di aiuto.

La somministrazione di alcolici

L’eccessiva somministrazione e consumo di alcolici a tutte le età, atteggiamenti aggressivi e intimidatori, la totale libertà che anche i giovanissimi hanno perché certi della mancanza di controllo, hanno creato un mix difficile da gestire. Non è un’esagerazione perché in questa calda estate 2021 sono fin troppi gli episodi registrati in quello che dovrebbe essere il “salotto” di Cassino ma che sembra essersi ridotto a vicolo buio di periferia.

La città chiede, pretende, che scendano in campo gli amministratori, che si rimbocchino le maniche e facciano rete con le Forze dell’Ordine per ripristinare sicurezza in città, per permettere a tutti, genitori, ragazzi e cittadini, di uscire anche a tarda sera senza avere il timore di essere aggredito sia fisicamente che verbalmente. A volte superato un limite è difficile invertire la tendenza e a Cassino, oltre a nuove piazze, piste ciclabili e spettacoli al parco, è tempo di agire prima che sia troppo tardi. Dante sarebbe stato d’accordo.

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