A cena con i… ladri. Sale la paura tra i cittadini, furti continui

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I malviventi non si fermano neanche davanti ai controlli delle forze dell’ordine aumentati nelle ultime settimane. E colpiscono negli orari in cui famiglie, cittadini, anziani si sentono più tranquilli: la sera nella propria abitazione. Da settimane si susseguono furti in appartamento, e i ladri non si fanno fermare neanche dalla presenza dei proprietari in casa. Entrano a ora di cena, dalle finestre e dai balconi. Entrano quando i proprietari cercano ristoro dal grande caldo, magari con le finestre spalancate. Mentre sono seduti a tavola o sul divano provando a riposare dopo le lunghe giornate asfissianti. E i malviventi portano via tutto, lasciano caos, mettono a soqquadro.

E’ accaduto in più occasioni, e nel silenzio della sera, si sentono le urla di chi si trova faccia a faccia con gli intrusi. Le forze dell’ordine allertate si portano dai malcapitati, che spesso riescono a fuggire dileguandosi del buio e nell’afa delle bollenti notti estive.

Ma quello che resta è quel forte senso di insicurezza e di paura dei cittadini, che serpeggia tra i residenti. Tra chi ha visto i vicini traumatizzati dalle “visite” inaspettate, tra chi osserva costantemente dal balcone movimenti sospetti, auto e volti sconosciuti che passano più e più volte nei quartieri. In particolare nelle ultime settimane i colpi si sono concentrati tra via Rossini, via Po, via Pascoli, via Cimarosa. C’è chi ha il terrore di allontanarsi magari lasciando a casa i figli adolescenti. Si tratta di colpi registrati in strade residenziali dove la sera le attività commerciali sono chiuse e il silenzio dovrebbe servire da deterrente.

Il fenomeno sembra non fermarsi, piuttosto aumenta e le persone chiedono controlli anche nelle ore serali e non solo nelle aree centrali della movida. Nel frattempo c’è qualcuno che si organizza in ronde, come spesso accade nelle zone più periferiche, e le chat di quartiere si infiammano, più delle temperature di questa estate che si preannuncia già bollente.

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