Asili nido: ritardi e disguidi con date e criteri di iscrizione, la risposta dell’assessore Tamburrini

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A seguito dell’articolo che affrontava i ritardi dei cantieri e i disguidi riguardo le date e i criteri di scadenza del bando di iscrizione al prossimo anno (clicca qui), l’assessore alla pubblica istruzione ha voluto fare il punto. Di seguito la risposta della Tamburrini.
“Quando si indice un avviso pubblico, è necessario prevedere tutte le condizioni di attuazione che potrebbero verificarsi, sia in positivo che in negativo.

È per questo principio che, anche se l’asilo nido sito in via D’Annunzio non era ancora aperto alla data del 9 aprile, giorno in cui è stato pubblicato l’avviso per le iscrizioni per l’anno educativo 25-26, sono stati comunque messi a bando tutti i 60 posti previsti proprio in quella struttura.

Considerando poi che la graduatoria è unica tra le due sedi di via Botticelli e via D’Annunzio e che l’indicazione di una delle due è semplicemente un criterio di preferenza subordinato alla disponibilità dei posti nelle strutture stesse, i conti tornano nonostante questo “azzardo di positività” fatto da chi ha deciso di vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto.

Disguidi  e ritardi nell’ultimazione dei lavori ce ne sono stati, e non è mio stile cercare giustificazioni anche se, probabilmente, più di ciò che è stato fatto per cercare di accelerare i tempi, non era possibile fare.

In ogni caso uffici e assessorati coinvolti continueranno a sollecitare con ogni mezzo la chiusura dell’iter tecnico adottando, altresì,  tutte le possibili strategie per arrivare a settembre pronti ad accogliere il maggior numero di bambini e bambine possibile.

Per quanto riguarda la scadenza del bando, in realtà bisognerebbe tener conto che le famiglie avrebbero diritto di sapere il più presto possibile l’esito delle loro domande nelle strutture comunali che, sicuramente, hanno costi più concorrenziali poiché sostenuti anche dalle casse comunali stesse.

Pertanto, contrariamente a quanto suggerito da un organo di stampa, far coincidere la chiusura del bando con l’effettivo margine di nascita avrebbe ritardato ancor di più la chiusura di tutto l’iter compreso la pubblicazione e l’approvazione definitiva delle graduatorie.

Del resto, se si va a ritroso nel tempo, si può facilmente verificare che da cinque anni a questa parte la data delle iscrizioni è stata sempre più anticipata: da luglio siamo arrivati ad aprire il bando il 9 aprile e il prossimo anno si punta ad anticipare ulteriormente l’iter per chiuderlo entro i primi di maggio e dare alle famiglie la possibilità di organizzarsi in tempi congrui.

Anche queste piccole accortezze fanno parte di una visione attenta ai bisogni della società.

E se a volte questa visione si scontra con gli imprevisti di gestione tecnica o economica, è fondamentale comunque non fermarsi e continuare a combattere con determinazione e creatività, nella speranza che quel “mare” che a volte c’è tra il dire e il fare, possa diventare sempre meno grande di ciò che pensiamo”.

Restano comunque dubbi leciti di genitori e cittadini sia sulle lungaggini dei cantieri, sia sulla mancanza, tra le strutture fruibili per il prossimo anno, della struttura di via XX Settembre. Così come sulle date di scadenza e i criteri di iscrizione, ma il dibattito e il dialogo portano sempre a un confronto aperto che può, in alcuni casi, far luce sui percorsi giusti che portano alle risoluzioni dei problemi.

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