San Vittore, minacce a sindaco e consigliere: condannati padre e figlio

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Dovranno pagare una multa, risarcire i danni e farsi carico delle spese processuali i due, padre e figlio, condannati dal Tribunale di Cassino dove si sono presentati a seguito della denuncia presentata nel dicembre 2017 dal sindaco di San Vittore del Lazio Nadia Bucci, minacciata e insultata dai due.  Ma il primo cittadino non fu l’unico bersaglio:  insieme al Consigliere comunale Domenico Spennato fu oggetto di   minacce da parte di un cittadino che pretendeva di ottenere   l’assegnazione di un alloggio Ater.

 Diversi anni prima un familiare, assegnatario di un alloggio popolare, era deceduto e a distanza di anni il  50enne di San Vittore   pretendeva dal sindaco Bucci di essere lui il beneficiario di quell’alloggio,  a prescindere del posto occupato nell’apposita graduatoria comunale.

Una pretesa che il sindaco non accettò, ritenendola illegale. Scelta questa che suscitò l’ira dell’uomo al punto che fu necessario  l’intervento di alcuni consiglieri comunali, della polizia locale e poi anche dei carabinieri per evitare un’aggressione.

E cosi scattò la denuncia da parte del primo cittadino che  informò dell’accaduto anche il prefetto di Frosinone.

Oggi spiega il sindaco: “Penso di aver tollerato anche per troppo tempo atteggiamenti ingiuriosi, oltraggiosi, provocatori e irrispettosi da parte di coloro che si sono sempre comportati da yes man pur di ottenere qualcosa e da parte di coloro che esasperano gli animi della collettività in nome della politica dei favoritismi. Tra l’altro – continua il primo cittadino – i due soggetti in questione sono   rispettivamente fratello e padre di un consigliere di minoranza  che non ha mai espresso solidarietà né a me né all’altro consigliere, né privatamente né in consiglio comunale. Per cui per me oggi è una grandissima vittoria!” conclude il primo cittadino che ringrazia   l’avvocato Emiliano Mignanelli del Foro di Cassino per aver   rappresentato  il sindaco ed  il consigliere Spennato.

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