Sebastianelli, la sua una storia legata alla città. Appello alla partecipazione alle primarie

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Primarie, mancano davvero pochi giorni alla chiamata alle urne che si terrà il prossimo 18 febbraio. Sebastianelli lancia un appello. “A pochi giorni da un evento nuovo per la mia amata città ritengo necessario ricordare chi sono. Lascio le critiche ai concittadini senza avere nei loro confronti sentimenti di offesa ma in ossequio alla libertà di opinione. Mi ispiro ai cittadini americani che dei loro politici vogliono giustamente conoscere tutto della vita privata e professionale”.

“Sono nato a Cassino 64 anni fa da una famiglia silenziosa, segnata dalla dura prova della guerra, alla quale ha dato un tributo altissimo con la perdita di genitori e familiari, ferite fisiche e morali. Ma la riconquistata libertà ha permesso ai miei genitori di rinascere insieme alla nostra Cassino. Qui mi sono diplomato e ho realizzato il mio lavoro da ragioniere commercialista e revisore dei conti in tante aziende locali, in provincia e nella Regione Lazio. Nel 1985 ho sposato una donna meravigliosa, con cui avuto due figli meravigliosi. Nel 1993 insieme con degli amici decidemmo di fare una esperienza in politica e io fu scelto quale candidato a consigliere comunale: fui eletto con la Democrazia Cristiana che per la prima volta si collocava all’opposizione in consiglio comunale dopo aver guidato la città nella sua rinascita dopo la distruzione della guerra. Nel 1997 fui rieletto consigliere comunale, e fui confermato nel 2001 e nel 2006. Fino al maggio 2010 ho avuto l’onore di ricoprire la carica di assessore all’urbanistica. Nel 2014 la mia famiglia è sottoposta ad una dura prova: la malattia di mia moglie mette a nudo tutte le nostre fragilità, la felicità non abita più da noi, ma il coraggio e il sostegno della famiglia mi spingono nel 2016 a ricandidarmi a consigliere comunale e anche stavolta i cittadini di Cassino mi sostengono e vengo eletto di nuovo, diventando il consigliere anziano. In questi anni di amministrazione porto con me l’orgoglio per l’intitolazione della piazza intitolata a Nicholas Green dove è stata anche collocata la pietra musicale, inaugurata alla presenza del papà il 16 settembre 2014, gelosamente custodita dalla città: l’evento ha avuto risonanza in tutto il mondo. Dal 2019 sono vedovo, ma nonno di due magnifici bimbi. Dal luglio 2023 ho iniziato con alcuni amici un percorso per la scelta del sindaco in alternativa all’attuale maggioranza consiliare, ma a pochi giorni dal voto 3 candidati su 5 si sono ritirati dalla competizione delle primarie. Il 18 febbraio – tra l’altro il giorno del mio compleanno – la città con la sua storia e con i suoi cittadini può avvalorare con una grossa partecipazione la nostra iniziativa oppure sancirne il fallimento. Questo sono io: forse credo nella felicità, forse è il mio mestiere o il mio DNA ma il mio tempo è giovane, ho sempre lanciato il cuore sempre un po’ più in là, ma è rimasto mio, ce l’ho scritta in faccia questa vita mia, con i miei occhi aperti, in ogni oscurità le passioni grandi e l’amicizia vera, appartengo al mondo e alla mia città, alla mia libertà per chi un po’ mi ama e per sempre mi amerà, con la mia pronuncia e la mia dignità, questo sono io, ho cantato e modo mio, sogni e lacrime, consapevole che senza amore non c’è musica, e con il corpo e con il cuore ho sbagliato a modo mio”.

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