Educazione fisica nell’area pedonale: dubbi e perplessità

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La prima volta che è capitato residenti e commercianti hanno pensato a un caso. Forse a qualche progetto scolastico. Vedere i ragazzi correre tra coni e birilli nell’area pedonale poteva sembrare quasi una cosa sfiziosa.

Poi la situazione si è ripetuta due, tre, quattro volte. Ora sembra essere diventata un’abitudine. E residenti e commercianti non sono più così entusiasti.

“Va bene utilizzare le aree comunali, ma qui i ragazzi fanno proprio attività motoria. Corrono, giocano a pallavolo in piazza Diamare. Non è che sia proprio giusto, sicuramente non sicuro. Cosa accadrebbe se qualcuno si facesse male? Magari le famiglie ne sono a conoscenza, magari no. Potrebbero anche esserci permessi firmati, ma qua si tratta di fare attività fisica in orario scolastico in strada”.

Qualcuno ha notato nugoli di ragazzi fermi ai tavoli dei bar della zona intenti a bere un succo o un tè in attesa delle prestazioni fisiche dei compagni.

E sale l’attenzione sull’uso dell’area pedonale, dopo le polemiche nate a margine dell’approvazione del regolamento della zona nell’ultimo consiglio comunale, ecco sorgere nuovi dubbi. Nel regolamento si è fatto un gran parlare della norma che prevedeva la necessaria presenza di un adulto per i ragazzi sotto i 12 anni. Polemiche anche sul divieto dell’uso di bici e monopattini. Poi, come se niente fosse, studenti giovanissimi se ne vanno correndo tra alberi e panchine, con palloni e birilli colorati.

“Potrebbe trattarsi di qualche attività programmata, qualche progetto. Ma comunque l’area pedonale non può essere la palestra degli studenti tutti i giorni. O quasi” Ha commentato un commerciante del centro.

E i dubbi su questo fenomeno che si ripete diverse mattine a settimana in centro iniziano a essere davvero molti. Le aree pedonali, le aree verdi, gli spazi comuni sono sicuramente belli da condividere. “E’ fantastico vedere giovani e giovanissimi usufruire degli spazi della città, ma le ore di educazione fisica vanno fatte a scuola o comunque in ambienti adeguati. Sicuramente non tutti i giorni in centro tra passanti, tavolini e panchine di marmo” ha concluso un residente.

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