Reno de’ Medici, Langiano:«Salera doveva interessarsi prima».

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«L’isolamento politico nel quale si è trincerato per cinque anni Enzo Salera sta provocando danni devastanti al territorio Cassinate». Lo ha dichiarato Gianrico Langiano candidato alle primarie della città di Cassino.

«La mancanza di dialogo con gli altri comuni,- ha continuato – unitamente alla mancanza di rapporti con l’ente provincia e con la Regione, ha portato Cassino ad essere completamente isolata da dialogo e iniziative. Oggi la politica non si aproccia più opere da fare per la mera elezione successiva ma soprattutto con una prospettiva intercomunale che dia la possibilita a tutto il territorio di sviluparsi e questa prospettiva Enzo Salera non l’ha mai messa in pratica lavorando solo su opere pubbliche fine a se stesse che danno solo un ritorno elettorale».

La politica scellerata del Pd

«Tutto ciò ha provocato un effetto devastante – ha spiegato ancora Langiano – che inizia a palesarsi agli occhi dei cittadini. Partiamo con la vicenda Reno De medici evidenziando la scellerata politica del PD che per tanti anni ha monopolizzato i maggiori enti provinciali: primi tra tutti SAF, ASI e Cosilam.
Ed è proprio a causa della inesistente gestione di questo Consorzio che oggi ci troviamo a dover fronteggiare una delle crisi economiche più importanti negli ultimi 20 anni: la chiusura della Reno De medici che scaturisce dalla mancanza di controllo, dalla leggerezza con la quale il consorzio Cosilam ha per anni gestito la materia ambientale».

Il problema doveva essere risolto a monte

«Il sindaco SALERA nel corso del suo mandato – ha detto – non ha potuto non vedere quello che stava accadendo e soprattutto come veniva gestito il depuratore del Consorzio Industriale del Lazio. Ora salire sulla barricata per sostenere gli operai della Reno De medici e dell’indotto è chiaramente da ipocriti. Il problema andava risolto a monte, quando sono state avviate le indagini della procura e quando l’amministratore giudiziario ha iniziato a far emergere le anomalie che oggi grazie all’impegno della magistratura sono state risolte ma che non sono sufficienti ad contenere l’impatto degli scarichi industriali e non solo nel depuratore del Cosilam»

«Cassino e il suo hinterland – ha concluso Langiano – hanno dato tantissimo in numeri di inquinamento é ora dire basta a logiche di partito che penalizzano fortemente la collettività e l’economia. Gli operai della Reno De Medici vanno tutelati fino in fondo e sotto ogni aspetto con fatti e non chiacchiere».

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