Servono sangue e piastrine. L’appello di Daniele. Come lui tanti, troppi

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Un appello, una richiesta apparsa sul profilo social di Daniele Arciero: servono sangue e piastrine. Daniele è ricoverato nel reparto di Ematologia dell’ospedale di Frosinone. Fino a qualche anno fa la sua vita procedeva a gonfie vele, si occupava di moda, all’estero in Spagna. Un ragazzo come tanti, appassionato, che aveva portato le sue competenze all’estero. Tutto sembrava andare per il verso giusto. Poi qualche malessere, analisi, controlli e la scoperta; per lui la diagnosi di leucemia. Oggi Daniele ha 46 anni e combatte ogni giorno, si cura con impegno, ma a volte neanche la tenacia può bastare. Continua a vivere, a sorridere, è un tipo tosto. Dovrebbe essere sottoposto a delle cure particolati, un trapianto. Ma a causa di qualche ostacolo sul percorso ancora non è stato possibile. Ciclicamente viene ricoverato per essere sottoposto a trasfusioni. Sangue e piastrine, un bene prezioso che manca, troppo spesso, soprattutto in queto territorio.

Daniele è originario del Cassinate, per essere “aiutato” dai medici e curato viene ricoverato nell’ospedale più vicino che può offrirgli determinate cure, e quell’ospedale è quello di Frosinone. In questi giorni, a ridosso delle feste e delle grandi abbuffate, il suo messaggio, la sua richiesta social, è arrivata come una sferzata. Uno schiaffo alla normalità, all’indifferenza, alla superficialità.

L’appello

Questo il suo primo appello “Sono in ospedale ed ho bisogno di trasfusioni di piastrine e di sangue, ma purtroppo ce ne sono poche. Sono qui a chiedervi di porvi in contatto con l’ospedale più vicino per poter donarle.. soprattutto piastrine. Questo è il numero di Cassino tel. 0776 3929586/588 (da lunedì a sabato ore 8-14) e questo il numero di Frosinone 0775 8822370.

Qui vi lascio il link con tutte le informazioni. https://www.salutelazio.it/donare-il-sangue/frosinone“.

Parole che hanno scosso tantissimi, e che sono rimbalzate di chat in chat. Di bacheca in bacheca.

Cure accessibili. Non sempre, non per tutti

Siamo nel 2023, in un Paese che possiamo considerare la parte “più ricca” del mondo, almeno quella in cui le cure dovrebbero essere accessibili. Quella della sanità pubblica. Eppure non ci sono sangue e piastrine per le trasfusioni, servono appelli di chi è ricoverato, servono passaparola per aiutare Daniele. Ma anche Antonio, Maria e tanti altri di cui non si conoscono le storie.

“Molti mi chiedono a che la data di nascita per la donazione… Cassino 09/09/1977…il mio gruppo sanguigno è Zero positivo, ma per le PIASTRINE vanno bene tutti ed ovviamente potreste donare sangue ad altri pazienti che ne hanno bisogno. Non so davvero come ringraziarvi, mi state dando tanto affetto, vicinanza ed energia”. Daniele ha ringraziato tutti quelli che si stanno mobilitando. Lui ci ha messo la faccia, ha alzato la voce. Non tutti sono come Daniele, altri aspettano, nel silenzio, nell’incognita. E allora tocca agli altri, a tutti noi, dare la voce e urlare per chi non ci riesce, per chi non ha la forza, il coraggio. Per chi ha perso la speranza e si è rassegnato. Una goccia alla volta per riempire non il mare, ma sacche di sangue.

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