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Isee, le novità per cittadini e famiglie

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Il 31 dicembre sono scaduti tutti i modelli ISEE elaborati nel 2023 e dal 1° gennaio è partita la corsa per l’ISEE 2024.

Con l’arrivo del nuovo anno, è stato introdotto un nuovo modello per la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), strumento di rilevanza fondamentale per il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Questo aggiornamento è stato formalizzato attraverso il decreto n. 407 datato 13 dicembre 2023, pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro.

A partire dal 1° gennaio 2024 pertanto il nuovo modello e le relative istruzioni sostituiranno integralmente i modelli precedenti, ad eccezione del modello di attestazione, marcando l’inizio del processo per ottenere l’ISEE del 2024 che rivestirà un ruolo cruciale per l’accesso a prestazioni e agevolazioni, tra cui l’Assegno unico e universale, la cui richiesta deve essere presentata entro la fine di febbraio. Da notare che i tempi sono ancora più stringenti per il nuovo Assegno d’inclusione, che sostituisce il Reddito di Cittadinanza (RdC) e in vigore già da gennaio.

Le principali modifiche e integrazioni apportate riguardano:

L’aggiornamento delle indicazioni relative alle diverse annualità dei dati presenti nell’ISEE, con l’inserimento di riferimenti specifici alle dichiarazioni e alle certificazioni fiscali per l’anno di imposta 2022;

L’integrazione di alcuni paragrafi relativi alla DSU precompilata, consentendo ai componenti maggiorenni del nucleo familiare di autorizzare la precompilazione dei dati tramite accesso diretto al Sistema Informativo dell’ISEE con la propria identità digitale (SPID di almeno 2° livello, CIE o CNS) in conformità alle disposizioni introdotte nel 2019;

La modifica del Quadro C della DSU integrale per recepire la norma che ha modificato la soglia della capacità di reddito per considerare autonomo lo studente universitario, con la soglia fissata ora a 9.000,00 euro annui;

La modifica dei modelli e delle istruzioni per recepire l’abrogazione, a partire dal 1° gennaio 2024, dell’articolo 2, comma 5, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, che riguardava l’attrazione nel nucleo dei genitori del figlio maggiorenne non convivente a loro carico ai fini IRPEF, reintroducendo così l’applicazione del comma 5 dell’articolo 3 del D.P.C.M. n. 159/2013;

L’introduzione di due nuovi paragrafi nelle istruzioni, uno relativo ai “Componenti inseriti nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere” e l’altro denominato “Condizioni aggiuntive ai fini della richiesta dell’Assegno di inclusione“.

Queste modifiche e aggiornamenti mirano a garantire una maggiore chiarezza e adattabilità del sistema di dichiarazione sostitutiva unica alle esigenze normative e sociali in evoluzione.

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