Cassino, Langiano:«Salera il dissesto non l’ha mai votato”

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Cassino. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Gianrico Langiano già consigliere comunale e candidato alle primarie civiche che si terranno il prossimo 28 gennaio.

Gianrico, abbiamo introdotto abbondantemente le primarie, al netto di favorevoli e detrattori, qual è la sua idea di città? (Sarebbe anche il primo a parlarne dopo le “lezioncine” a memoria sull’importanza di questo modello per l’individuazione del candidato sindaco).
“La Cassino che immagino non deve essere egocentrica, ma deve essere il baricentro del sud della provincia. Negli ultimi anni la città ha perso il suo ruolo centrale nell’economia del Lazio meridionale e nonostante le apparenze non è più punto di riferimento per i paesi del cassinate. Anche a livello politico-amministrativo. Ne è testimonianza il risultato del consigliere provinciale di Cassino eletto soltanto grazie ai voti della sua maggioranza”.

Solo questo?
“No. Penso alla questione sicurezza, soprattutto nelle periferie completamente abbandonate e dimenticate. Cassino è in uno stato disastroso, continua ad essere la città più inquinata del Centro Italia e gli sforamenti relativi alle pm10 hanno superato la soglia prevista dalla legge. In più c’è il problema del traffico ormai congestionato su via Pascoli, Viale Dante e via Garigliano che diventano, negli orari di punta, impercorribili. Il Piano Urbano del Traffico dovrebbe essere una guida, non uno spauracchio. E poi la manutenzione, totalmente assente in questi anni, alberi “incatramati”, crateri che caratterizzano tutte le arterie della città. Servono interventi urgenti per ristabilire innanzitutto la normalità. Poi possono essere pensati progetti infrastrutturali adeguati per rendere Cassino più bella e accogliente”.

Oggi il consiglio comunale di Cassino ha approvato il bilancio di previsione. Il Sindaco ha annunciato che il dissesto è finito, cosa ne pensi?

“Da una parte sono molto felice per il comune di Cassino, ma dall’altra mi viene da sorridere, perché la politica, a mio avviso, si fonda su principi importanti, tra questi spiccano il senso di responsabilità e l’onestà politica. Io li trovo personalmente fondamentali. Ricordare il “decisamente No” di Salera alla votazione del dissesto e le sue arringhe alle folle tacciando il provvedimento in questione come pericoloso e dannoso per la città di Cassino ci fa pensare. È un immagine che stride con l’attuale primo cittadino che si vanta di un dissesto che lui non ha mai votato.
L’amministrazione D’Alessandro ha dimostrato appunto responsabilità politica e mi dispiace che in opposizione in quel momento cosi importante per la città non ci sia stata l’onestà politica di riconoscerlo.”

Qualora riuscissi a spuntarla sui tuoi diretti “avversari” alle primarie del 28 Gennaio, come la mettiamo con il Centrodestra dei partiti?

“E’ chiaro che aprirei una fase di riflessione con tutti i responsabili dei partiti. Il tempo dei “braccio di ferro” deve finire anche perché non andremmo da nessuna parte. Da quando ho lanciato la mia candidatura alle primarie ho sempre detto di voler lavorare all’unità del Centrodestra. E non mi sottrarrò a questo impegno. Ma deve esserci anche la collaborazione di tutti gli attori in campo”.

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