Pignataro, Crisi Stellantis: Cardillo presenta una mozione: “Servono risposte”

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“La situazione di difficoltà in cui versa il comparto dell’automotive del nostro territorio è una delle priorità a cui tutti dovremmo far fronte. In primis come amministratori. La fabbrica Stellantis rappresenta una delle realtà più importanti a livello occupazionale. Ad essa è legato un vastissimo indotto. E sono migliaia le famiglie che dipendono dall’andamento dell’intero comparto”. Ha dichiararlo è il consigliere comunale Antonio Cardillo.

“La crisi del settore – afferma Cardillo – rappresenta una problematica che sta investendo da anni il nostro territorio e non solo. Con le ultime novità riguardo la fabbrica di Piedimonte San Germano, sia per quanto riguarda le strutture sia per quello che riguarda i turni degli operai, il timore che la situazione possa peggiorare si è fatto sempre più spazio. E’ dovere degli amministratori farsi carico, per quanto possibile, di questa criticità. L’argomento deve essere affrontato ed è necessario arrivare ad avere risposte serie e concrete sul futuro dello stabilimento. Anche alla luce del quadro nazionale e internazionale del marchio. Non è possibile volgere lo sguardo altrove e rimandare ancora”.

“E’ tempo di agire”. Afferma ancora il consigliere comunale di Pignataro Interamna Antonio Cardillo che, insieme ai colleghi d’aula Luigi Risi e Bruno Evangelista, ha presentato una mozione in cui chiede al sindaco e alla giunta di intraprendere in sinergia con gli altri Sindaci e istituzioni del territorio tutte le azioni idonee per riuscire ad avere le dovute informazioni riguardo le reali intenzioni del Gruppo Stellantis sul futuro dello stabilimento di Piedimonte San Germano e la salvaguardia dei posti di lavoro.

“Ci servono delle risposte. Serve chiarezza per poter affrontare il futuro. Non si parla di mero lavoro o di un singolo modello di auto, si parla di persone, di famiglie. Ognuno con la sua storia, le proprie responsabilità quotidiane e il diritto di conoscere il proprio destino” conclude Antonio Cardillo.

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