Cassino, gli viene negato il permesso per lavorare. L’appello e le polemiche

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E’ accaduto nelle scorse ore quando Pietro ha presentato domanda al Comune, come di consueto da anni, per poter vendere le castagne in piazza Diaz. Una domanda che ha fatto con molta tranquillità, dando quasi per scontato di ottenere risposta positiva. Invece quest’anno è arrivato un sonoro No. Tanta la frustrazione del giovane, noto venditore ambulante. Lui, insieme alla famiglia, lavora da tempo sia a Cassino che nei comuni del Cassinate e l’impossibilità di poter sistemare il suo banco in centro rappresenta un grande problema. Il giovane si è sfogato sui social con un post.

“Come ogni anno ho presentato richiesta al Comune di Cassino per la vendita di Castagne iniziando la vendita il 6 ottobre e ogni venerdì sabato e domenica e questa volta me la hanno negata. Mi hanno risposto la dirigente del ufficio che può solo rilasciare l’ autorizzazione solo alle ricorrenze. Parla bene perché lei prende lo stipendio a fine mese io non prendo nulla a fine mese”.

“E scusate lo street food per quale ricorrenza lo fanno il 6, 7 e l’8 ottobre perché questi non hanno come me una licenza ambulante itinerante, quindi l’ufficio commercio del Comune di Cassino deve negare anche a loro l’autorizzazione a questo punto!!!”. Ha aggiunto amareggiato il giovane Pietro.

Parole forti sicuramente dettate dall’impulso e dalla frustrazione dell’impossibilità di poter lavorare come sempre. Un caso che però evidenzia le difficoltà che diversi ambulanti, anche commercianti o più in generale famiglie che vivono di alcune tipologie di attività, hanno quotidianamente. E solleva tra molti di loro anche alcuni dubbi sulle motivazioni legate ai permessi concessi o non concessi. Andrebbe fatta chiarezza sui criteri, per Pietro e per lavoratori come lui. Un giovane che ha sempre potuto lavorare si è vista adesso negata la possibilità di poterlo fare con autorizzazione.

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