Cassino, la comunità si ferma per l’ultimo saluto a Giulio

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Oggi si è fermata la comunità, ancora una volta, dopo la tragica mattinata della settimana scorsa che ha svegliato la città con la terribile notizia della morte di un ragazzo, Giulio D’Aliesio. Troppo giovane per morire, troppo entusiasta per andare via così da questa vita, un ragazzo speciale, sorridente, un po’ scapestrato alcune volte, forse. Ma non tanto diverso da molti suoi coetanei. Una settimana di attesa prima di potergli dare l’estremo saluto e in questi minuti centinaia di persone hanno accolto il suo feretro nella chiesa di San Giovanni. Presenti autorità civili, militari, amici, parenti, i compagni della Banda Don Bosco, nella quale Giulio suonava, con il maestro Marcello Bruni.

Amici dei genitori, semplici cittadini, tutti oggi hanno voluto esserci perché Giulio sarebbe potuto essere un figlio, un fratello, un nipote, un amico. Volti rigati dalle lacrime e silenzio. Dietro al feretro moto rombanti, la sua passione, per accompagnarlo fino alla fine. Tanti, tantissimi ragazzi messi alla prova in un momento così difficile, per un addio così doloroso. Sarebbe dovuta andare diversamente, oggi tutti sarebbero dovuti essere altrove. La risata di Giulio sarebbe stata ancora ascoltata da chi lo amava e i suoi capelli avrebbero affascinato ancora così tante ragazze.

Aveva tutta la vita davanti Giulio e in un attimo, un maledetto e infame attimo, dalla luce della vita tutto è stato avvolto dal buio e dall’oscurità. Oggi Cassino dice addio a un ragazzo, tende una mano alla famiglia, abbraccia, seppur simbolicamente, la sua mamma e il suo papà. Ognuno avrebbe voluto fare di più, cambiare la storia. Nessuno può farlo. E quei fiori bianchi, come i palloncini portati dagli amici, ricordano che Giulio, nonostante tutto e tutti, era un ragazzo puro, puro come i suoi diciannove anni fatti di musica, famiglia, amici e passioni adolescenziali. Ciao Giulio, un abbraccio grande da chi è rimasto. Da chi ti ricorderà per sempre e ti immagina così, di spalle, mentre ti allontani con il vento tra i riccioli.

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