Cassino, Armando Russo: «Serve un patto per la città»

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Il clima in città è sempre più effervescente. Come su una scacchiera ogni compagine sta cercando di costruire un assetto, tra una strategia e un piano, tra obiettivi condivisi e visioni comuni. Al lavoro anche Armando Russo, da pochi mesi entrato in assise civica, ma da anni in politica. Giovane, con le idee chiare e voglia di fare.

Cosa pensi dell’attuale situazione che si vive in città?

“La città ha bisogno di cambiare in meglio. Troppa la tensione, manca il dialogo, tante posizioni di chiusura quando Cassino avrebbe bisogno di apertura e serenità. Per chi la vive ogni giorno, per chi vorrebbe vederla fiorire e soprattutto per chi vorrebbe vedere i suoi abitanti soddisfatti è difficile accettare tutto questo”.

Quale potrebbe essere il percorso giusto?

“Bisogna percorrere una strada nuova ed equilibrata. È necessario fare un patto per la città tra tutte quelle forze politiche e civiche che hanno un’idea differente di Cassino rispetto a quella dell’amministrazione Salera”.

Un progetto condiviso quindi che dovrebbe rispettare degli step, quali?

“Credo che siano necessarie le primarie. Rappresentano lo strumento giusto per giungere alla scelta del candidato sindaco. Bisogna dare voce ai cittadini, permettere loro di partecipare all’intero processo, così da porre le basi di uno spirito di comunità. Dove ci sia responsabilità civile e civica e anche una volontà comune di ripensare la città nelle sue diverse sfaccettature”.

Quale potrebbe essere l’equilibrio giusto per raggiungere questo obiettivo?

“Nei prossimi giorni abbiamo già promosso un incontro con gli altri consiglieri e gruppi civici per allargare questo progetto. Dalla commistione di più idee o posizioni sono convinto possa uscire una sintesi ancora più adeguata. Risposte certe a domande, necessità e bisogni quotidiani e non solo della nostra comunità. Gli ultimi anni hanno visto la città e i suoi abitanti vivere molti momenti critici. Dalla pandemia alla crisi economica e occupazionale dovuta alla flessione del comparto industriale, che già era iniziata da diversi anni. Tantissime le difficoltà vissute da molte famiglie, a loro vanno date delle risposte e delle garanzie. Vanno tutelate le persone, bisogna ritornare a un concetto di democrazia reale e concreto. Credo che possiamo riuscirci. Dobbiamo sicuramente provarci”.

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