Cassino, i civici, le primarie e il “pomodoro”

2 MIN

di Mi Xiaolong. Siamo tutti consapevoli che la guerra più lunga, sanguinosa e mitica della storia è scoppiata per colpa di un pomo d’oro? Non di un pomodoro vegetale, a quello ci arriveremo dopo, ma di una mela dorata, che “addusse più lutti dell’ira di Achille”. Non ci dilungheremo troppo sulla storia, ma le cronache dell’epoca raccontano che il matrimonio di Peleo (re di Ftia) e della bella ninfa Teti venne celebrato con grande sfarzo sul monte Pelio. Per festeggiare l’evento o, come mormorano i maligni, per assicurarsi che l’unione avesse luogo, alla cerimonia e al banchetto seguente parteciparono tutti gli dèi dell’Olimpo. Ma, come i più esperti possono confermare, la lista degli invitati crea sempre qualche problema e quella di Peleo e Teti non fece eccezione. Nella, benché lunga, lista degli ospiti invitati mancava Eris, la temibile dea della discordia. La quale decise di vendicarsi rovinando la festa. Prese una mela d’oro dal giardino delle Esperidi, Vi incise la dedica “Alla più bella” e le bastò farla rotolare sul tavolo dove si svolgeva il banchetto. Nel momento stesso in cui le dee videro il pomo, e decifrarono l’incisione, scoppiò il putiferio.

Dal pomo d’oro al pomodoro

La storia delle primarie dei cosiddetti civici di centrodestra, che poi tra l’altro la cosa non sembra manco chiara visto che qualcuno ha minacciato di far fare al partito un passo di lato dopo che Leone si e presentato al famoso banchetto della “Foresta”, (Leggi “La Foresta dei pugnali volanti”) ricorda molto il mito del pomo d’oro. Immaginate una bella tavolata lunga dove siedono tutti i principali protagonisti di questo momento e qualcuno che fa rotolare sul tavolo la famosa mela della discordia con su scritto “Al prossimo Sindaco”. E via con la sagra delle fregnacce! Risorgono personaggi dall’oltretomba, qualcuno a otto mesi dalle elezioni si accorge che Cassino e’ sporca, insicura. Ma fino a ieri ha dormito su sette cuscini. Qualcun altro ripete quello che gli viene suggerito nell’auricolare. Roba da “Non è la Rai”. Il povero Benedetto Leone che prima viene abbattuto per aver partecipato ad un pranzo e poi, preso, operato d’urgenza e rianimato nel giro di tre ore. Forse avrà chiesto perdono. Andando in ginocchio sull’Olimpo. Insomma roba da lancio del pomodoro San Marzano marcio. Non del pomo d’oro.

Il sindaco meno amato della storia

Salera è sicuramente uno dei sindaci meno amati della storia di Cassino se non proprio il meno amato, ma sarebbe ora, con tutto il rispetto degli attori in campo, i civici o il centrodestra, diano una svolta alle primarie più farlocche (fino a questo momento) della provincia di Frosinone. Serve una persona di spessore, (che con tutto il rispetto degli attori in campo, adesso non c’è) che non farnetichi ovvietà o frasi alla “buonadiddio”. Cassino sicura, cassino accogliente e via dicendo. Copie di mille riassunti, le chiamava Bersani. Il cantante. Ma erano solo Giudizi Universali.

E se esiste qualcuno che “dirige dall’alto” sicuramente si sta facendo una gran carovana di grasse risate. Un po’ come il gioco dei quattro cantoni la musica va e quando si fermerà vedremo chi resterà senza sedia e con la scopa in mano. Il tempo delle conserve è quasi finito, ma qualcuno resterà con il pomodoro in mano e il “boccacciello” vuoto. Ad altri andrà sicuramente peggio e finirà invece col pomodoro in faccia e tanto amaro in bocca. Tocca capire chi ride, chi mette la musica, chi pulirà e chi cacherà i semini. Dei pomodori… s’intende!

Mi Xiaolong

Lascia un commento