Cassino, Liberi e Forti al vetriolo contro Fionda

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“Prendere di mira gli avversari politici quando sono implicati, sebbene nella sola fase di indagine, in questioni giudiziarie crediamo che sia uno degli atteggiamenti peggiori che la politica possa avere.
E fare delle velate accuse su presunte illegali gestioni del passato senza specificare a quale amministrazione o a quale politico ci si stia riferendo è un artificio retorico moralmente indecente.
Se poi queste velate accuse vengono da chi dimentica che nelle amministrazioni del passato c’è anche l’attuale amministrazione con l’attuale sindaco, consiglieri e assessori appare evidente che si sia commesso un grave errore di valutazione”. Si legge in una nota del gruppo Liberi e Forti.
“Se poi queste accuse vengono dal Presidente del circolo del Partito Democratico di Cassino, ovvero Romeo fionda, e quindi da chi rappresenta un partito attualmente coinvolto in uno scandalo molto grave che riguarda la raccolta delle firme per la campagna elettorale, allora si cade dalla padella del ridicolo alla brace dell’inutile offensivo”.
“Raccogliere firme false è un reato prosegue il gruppo nel comunicato – vincere le elezioni con firme false non è corretto.
Peraltro non dimentichiamo che uno dei consiglieri comunali di maggioranza, cui auguriamo di poter dimostrare la sua estraneità ai fatti, è tuttora coinvolto nello scandalo del presunto scambio di voto delle elezioni 2019, che quindi appartengono a quel passato cui il presidente del Partito Democratico fa riferimento”.
“Non siamo soliti ribattere in porta un pallone finito in rete a causa di un autogol, perché nella vita quelli come noi che non hanno mai fatto politica per mestiere ma solo per piacere oltre ad avere piena fiducia nella magistratura a tutti i livelli, sono maggiormente concentrati su ciò che si sta facendo, o meglio che si sta facendo di male per questa città”.

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