Cassino, Liberi e Forti: “Nella pedonalizzazione non viene rispettato il piano di emergenza”

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“In tutti questi giorni in cui si è parlato tanto di isola pedonale, apertura e chiusura di un tratto del Corso della Repubblica e di quanto questo avesse una ricaduta sul commercio; ebbene, noi siamo rimasti in silenzio per non farci trascinare In un vortice pericoloso che ha avuto il suo culmine con lo spettacolo indecoroso del Consiglio Comunale. Un’aula nella quale, ricordando il compianto sindaco Di Biasio, si rappresentano tutti i cittadini, e di certo non è quello il modo”. Così intervengono sulla questione della pedonalizzazione del centro i membri di Liberi e Forti.

L’alternativa

“Abbiamo più volte nei mesi scorsi dimostrato quale fosse la migliore soluzione ovvero il progetto realizzato durante l’amministrazione D’Alessandro, peraltro depositato in comune già dal 2018, che prevedeva la riqualificazione del centro urbano con piazza Labriola Piazza Diamare e il tratto del Corso della Repubblica tra esse compreso con la chiusura di questa zona al traffico veicolare solo in particolari fasce orarie e giorni”.

In caso di calamità è stato dimenticato il piano di emergenza

“Ora, fermo restando tutte le mancate autorizzazioni che buona norma vuole che siano sempre propedeutiche a un progetto e non rilasciate a posteriori in sanatoria sia paesaggistiche che urbanistiche, riteniamo che la cosa più grave sia un’altra che riguarda la salute e la sicurezza dei cittadini.
Nel 2017 è stato approvato il piano di emergenza comunale, così come previsto dalla norma nazionale e regionale, un piano di emergenza da attuare in caso di eventi calamitosi.
Sono state individuate le aree ed i punti di raccolta, le zone nelle quali allestire le centrali operative comunali, nonché tutte le aree necessarie a dare conforto, sostegno e ricovero ai cittadini in un caso di calamità.
Nessuno ha la sfera di cristallo e nessuno può sapere se quel piano in futuro dovrà essere attuato o meno, perché determinate situazione di emergenza possono verificarsi in qualunque momento e non sono prevedibili.
Ebbene, dal piano di emergenza comunale si deduce chiaramente che il tratto del Corso della Repubblica interessato dalla pedonalizzazione é considerato uno dei fondamentali viali di attraversamento delle colonne mobili di soccorso, nel caso di applicazione del piano.
Peraltro lo stesso piano andava revisionato a cinque anni dalla sua approvazione e, considerato quanto sta accadendo, sarebbe stato sicuramente opportuno”.

Servono risposte e chiarimenti urgenti

“Quindi, in caso di eventi calamitosi, il piano di emergenza comunale con la chiusura di quel tratto del Corso della Repubblica diventa inapplicabile. È sicuramente arrivato il momento che gli organi competenti mettano un freno alla follia dilagante e al delirio di onnipotenza di questa amministrazione che ritiene di poter modificare tutto in spregio delle regole urbanistiche, di sicurezza pubblica e soprattutto di buon senso”. Un’osservazione, quella della compagine di Liberi e Forti, che va ad aggiungersi a quelle già evidenziate dai consiglieri di opposizione, anche attraverso l’esposto presentato nei giorni scorsi. E ai dubbi dei residenti e dei commercianti. La questione si fa sempre più complicata e la cittadinanza tutta aspetta dei chiarimenti quanto prima.

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