Cassino, qualcuno vuole la “testa” della principessa Dem

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Malumori, pettegolezzi, minacce velatissime e assai poco velate. Sguardi, silenzi, frecciate. Altro che campagna elettorale, sembra di vivere in un videogioco. Le cose proprio non vanno a Palazzo, c’è tensione e anche alta. Rimpastino si, rimpastino no, aspettiamo le provinciali, a seguire Natale. Poi rimandiamo per le regionali e dopo ecco che si sente aria di Pasqua. La spada di Damocle passa a dondolare da una testa all’altra. Sembra di assistere al gioco dei quattro cantoni, quando si fermerà la musica chi resterà senza seggiola?

Mentre dopo le dimissioni (10 gennaio) la Alifuoco continua a partecipare alle attività della Giunta (vedi atti 26 gennaio 2023)- ah vabbè ma “forse” non sono state formalizzate – ognuno va avanti per la sua strada. Ora nel mirino è finita Arianna Volante, estrosa assessore al Commercio. Qualcuno avrebbe detto “Fa troppo e fa quello che vuole”. Effettivamente è impossibile negare di vederla sempre in giro. Poi a qualcuno può andar bene a qualcun altro no, però è facile rintracciarla. Sembrerebbe che i giovani Dem non siano d’accordo con le scelte e la strada intrapresa dalla giovane e ardita principessa di “casa”. Ma la notizia “arriva” come nel gioco del telefono, si parte da una frase per arrivare a un concetto, a volte distante dalla frase iniziale.

Come non prendersela con Arianna, giovanotta, sempre in mezzo, una che ha scelto un percorso non proprio “imposto dall’alto”, o comunque non dall’alto del Palazzo. Lei ci sorride sopra e sicuramente continuerà a seguire la sua strada. E se in ballo ci fosse proprio la sua poltrona? Si vedrà. In una politica fatta perlopiù di uomini sopra gli anta, gente che è abituata a decidere a porte chiuse e a considerare le colleghe, soprattutto le più giovani, figure intercambiabili, “gestibili” o “sacrificabili”, Arianna non ha perso il suo filo. Semmai quel filo lo ha perso qualcun altro.

Sarà la principessa Dem ad essere sacrificata sull’altare del rimpasto? Si parla di quattro scranni in ballo. Sicuramente nell’aria si fanno nomi di donne per i futuri ingressi, forse meno principesse più matrone. Ma poi questo benedetto rimpasto ci sarà o no? Diciamo che se pure ci dovesse essere sarà sicuramente frutto di una lunghissima “lievitazione”.

Ma fino ad allora e fino alla nuova giunta, croccante e appena sfornata, o semplicemente riscaldata e riproposta “in tavola”, la campagna elettorale si avvia a conclusione. Tra sopravvissuti e caduti, sicuramente con qualche mal di pancia in più e qualche silenzio di troppo. E poi ragazzi, il tempo di una Fiaccola benedettina, di una colomba con mandorle e un po’ di uova di cioccolata e via, verso le comunali del 2024… “non c’è pace tra gli ulivi”.

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