Cassino, Daniele a 5 anni in piedi con un esoscheletro. Un supereroe al IC Cassino 1

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Mentre il mondo corre e a volte ci sfugge dalle mani e dallo sguardo, ci sono delle storie a pochi passi da noi che illuminano il buio. E’ il caso del piccolo Daniele, un bimbo che frequenta la materna di via Arno, del Primo Istituto Comprensivo di Cassino. A raccontarla è il gruppo didattico IC Cassino 1. Non è un semplice articolo o un comunicato stampa, è un monito, un messaggio che va oltre. Che ci parla di futuro, di speranza, di ricerca e che ci racconta del piccolo grande Daniele, della sua forza, della sua fantastica famiglia.

Un mondo diverso e migliore è possibile

“La speranza è il motore della vita ed è comune all’uomo che progetta il proprio futuro, un futuro migliore. La speranza si è accesa in questi giorni per Daniele, 5 anni, che frequenta il terzo anno della scuola dell’infanzia di via Arno, dell’Istituto Comprensivo Cassino 1. Un bambino tenace, solare e socievole. Daniele è affetto da un grave problema fisico ed è il primo bambino in Italia a partecipare alla sperimentazione dell’esoscheletro pediatrico, presso il centro IRCSS San Raffaele di Roma, che gli ha consentito per la prima volta di alzarsi in piedi e gli consente di effettuare diversi movimenti con le gambe attraverso una tecnologia elastica che si adatta al suo corpo.

Il robot, denominato ATLAS 2030, unico modello in Italia, è il primo esoscheletro utilizzato per la riabilitazione dei bambini con patologie motorie. E’ stato illustrato alla presenza del ministro della Salute Orazio Schillaci, il presidente della regione Zingaretti e l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato.

Una famiglia unica

“Quello di oggi è stato un momento molto importante per la nostra famiglia”. Affermano i genitori di Daniele. “Dopo essere venuti a conoscenza dell’esistenza di un esoscheletro pediatrico in Spagna ci siamo subito attivati per trovare il modo di contattare l’azienda che l’ha creato, la Marsi Bionics. Da qui l’inaspettata notizia che “ATLAS” era da poco approdato in Italia presso l’Ospedale San Raffaele di Roma. L’entusiasmo è stato grande e lo è ancora di più ora che, nostro figlio, a 5 anni, ha potuto muovere i suoi primi passi e calciare un pallone grazie a questa tecnologia. 

Il training che Daniele sta intraprendendo ha subito portato alla luce numerosi benefici sia a livello neuromotorio che psicologico.  Oggi è stato mosso il primo passo di un percorso che ci auguriamo possa evolvere sempre più. Ora la sfida diventa quella di poter continuare ad utilizzarlo e far sì che gli interventi riabilitativi con l’esoscheletro possano essere sempre più accessibili ad ogni bambino che ne avrà bisogno”.

La vittoria di Daniele è una vittoria della scuola e della società

Il Dirigente, a titolo personale e a nome di tutto l’Istituto Comprensivo Cassino 1, esprime la propria vicinanza a Daniele e tutta la sua straordinaria famiglia, che insieme stanno compiendo qualcosa di unico per la sperimentazione dell’esoscheletro. Si tratta di un traguardo importantissimo, non solo per Daniele e la sua famiglia, ma per tutti quei bambini e quelle persone che sono nelle medesime condizioni. E’ questo uno di quei casi dove la scienza e la tecnologia si mettono al servizio della disabilità delle persone per permettere loro di condurre una vita che possa offrire il meglio possibile per raggiungere quei traguardi di autonomia e successo necessari per l’affermazione di ognuno.

La vicinanza umana e scolastica a Daniele e a questi genitori è concreta, infatti, la Scuola dell’Infanzia frequentata da Daniele ha sempre supportato il percorso che in questi anni ha dovuto affrontare e, a maggior motivo, in questo episodio fondamentale che richiederà tanto impegno, siamo ancor più vicini e lieti di riaccogliere all’interno delle nostre classi, questo supereroe dal quale molto abbiamo da imparare”.

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