“Cassino è una città insicura”, Leone e Borraccio al vetriolo

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“Cassino è una città insicura. Non è uno slogan tantomeno una esagerazione ma una devastante realtà sotto gli occhi di tutti. Non passa giornata che la cronaca giornalistica non riporti notizie di episodi di violenze fisiche e di risse, di furti in abitazioni, di spaccio alla luce del giorno e ora anche di accoltellamenti”. Ad intervenire sulla questione i consiglieri d’opposizione Laura Borraccio e Benedetto Leone, promotori del manifesto xunaltracassino

L’analisi dei consiglieri d’opposizione

“Non bastano gli spot elettorali, le frasi ad effetto e il vocabolario della “bellezza” che l’Amministrazione Salera, spolvera in ogni occasione, come un mero espediente per dare una sensazione di sicurezza ai cittadini quando, nemmeno dietro l’angolo ma nelle piazze centrali si continua a spacciare. Perché si possono chiudere le strade, parlare di isola pedonale. Piantare aiuole e alberi ma è tutto irrisorio se una ragazza continua ad aver paura di tornare a casa sola perché la strada che deve percorrere continua a non essere illuminata adeguatamente. E non parliamo delle periferie ma del centro città. E tutto ciò perché questa amministrazione, alla prova dei fatti, dimostra di non essere all’altezza né del ruolo né della fiducia dei suoi elettori. Tre erano le grandi promesse fatte nel programma elettorale da Salera: 1. L’illuminazione pubblica efficiente. 2. Potenziamento del sistema di video sorveglianza. 3. Controllo quotidiano dei punti nevralgici di viabilità.
La realtà è invece sotto gli occhi di tutti. Centro città al buio, telecamere spente, nessun ferito controllo della viabilità”.

“La situazione in questi anni è degenerata”

“Cassino ha da sempre avuto i suoi problemi, non vogliamo negarlo: sarebbe ipocrita. Ma questa situazione di estrema insicurezza e profondo degrado che abbiamo davanti è sulla bocca di tutti i cittadini in maniera tristemente trasversale. Non basta una riqualificazione di una piazza per autoincensarsi come buona amministrazione, Cassino in questi anni è peggiorata.
E mentre la gente è stufa, il Comune, che dovrebbe fare da coordinatore e promotore di politiche e azioni per tutelare la sicurezza e la riqualificazione, finisce per inseguire poche misure di facciata che non producono alcun risultato concreto. Ciò che fa più ribrezzo, è ascoltare Sindaco e Assessore alle politiche sociali in TV, che parlano di questionari da dare ai giovani e assenza delle famiglie come modelli, nel tentativo di dare una lettura dei gravi fatti di insicurezza e violenza accaduti in città”.

La sicurezza non è uno spot

“Noi non ci limitiamo solo a indicare il problema: dai banchi dell’opposizione abbiamo più volte provato a portare in aula il tema della sicurezza, ma il nostro contributo non è stato mai ascoltato. La risposta da parte dell’assessore alla sicurezza e di esponenti della maggioranza restituisce in un certo modo la misura della alienazione degli stessi rispetto alla città: “il problema non sussiste, non c’è nessun allarme”.

Social in fermento

“E se il Sindaco vuole rimanere sordo alle richieste dei suoi cittadini, basterebbe una minima presenza sui social per notare le continue grida di disperazione e rabbia che si susseguono. La sicurezza è una cosa seria e complessa e non può essere ridotta con gli spot elettorali e le frasi ad effetto. Una Cassino sicura si costruisce riqualificando i quartieri, ascoltando i cittadini, promuovendo una “movida” diffusa in tutta la città, assicurando illuminazione, trasporti capillari e di qualità, organizzando eventi culturali e, infine, interloquendo con le forze dell’ordine”.

Le proposte sul “tavolo”

“Se il Sindaco non è in grado né di tener fede alle sue promesse elettorali né di arginare questa immensa ondata di delinquenza, abbia almeno il buon senso di interrogare la propria coscienza, e accogliere la disponibilità dell’opposizione a dargli una mano, con proposte concrete e meno slogan. Tre gliele diamo ora:

  1. Tavolo permanente della sicurezza, coordinato dalla Prefettura che coinvolga tutte le forze dell’ordine
  2. Prevenzione nelle scuole
  3. investire nella vigilanza notturna impiegando la polizia locale adeguatamente formata per affiancare le forze dell’ordine. Non
    Su questi primi tre punti, caro Salera noi ci siamo per collaborare e darle una mano, aspettando che sia proprio lei, a sua coscienza e nell’interesse esclusivo della città, a portare in Consiglio Comunale la discussione e il confronto sulla sicurezza in città. Non si perda più tempo dietro slogan e responsabilità altrui

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