TaTaTu, Andrea Iervolino guarda lontano e l’economia fiorisce

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“TaTaTu è la prima società di tecnologia social media nata in Italia quotata in borsa in Francia, il 19 ottobre 2022 a un miliardo e sei che ad oggi già vale sei miliardi e quattro”. Risultati importanti quelli evidenziati da Andrea Iervolino, rinomato produttore cinematografico, che abbiamo incontrato domenica mattina davanti al Cinema Teatro Manzoni di Cassino.

L’utente sempre “premiato”. Ma come funziona?

“TaTaTu è la prima social media app che ti premia per la visualizzazione dei contenuti e per le attività di social media e di gaming. Infatti, puoi guardare contenuti video, pubblicare foto, video e guadagnare TTU Coins quando qualcuno mette il like, commenta, visualizza o condivide il tuo post. Inoltre, puoi continuare a guadagnare TTU Coins ricevendo chiamate o messaggi dai tuoi amici ed utilizzare i tuoi TTU Coins per acquistare prodotti sullo store online di TaTaTu”.

Ci saranno opportunità per tutti?

“Ogni giorno, ogni settimana, ogni mese, TaTaTu lancerà un’asta con tutti i prodotti must-have che gli utenti potranno vincere usando solo i TTU Coins : hi-tech, smarphone, e prossimamente anche scooter ed automobili”. Andrea Iervolino sottolinea l’ampia offerta che vedrà protagonisti gli utenti.

La sharing economy del data. E’ a portata di tutti?

“TaTaTu è la prima sharing economy del data!! Condividi di più e guadagni di più. È una azienda che porta prestigio all’Italia mostrando che le società tecnologicamente avanzate possono nascere non necessariamente in Silicon Valley ma anche nel Belpaese”. Spiega Iervolino.

Dall’Italia al mondo, quali sono le varie “facce” di TaTaTu?

“Questa azienda ha base in Italia ma ha uffici in Serbia a Belgrado, la parte tech. Siamo proprietari dei mercati metropolitani a Londra che sono delle food shop. Luoghi in cui si può andare mangiare e pagare con i nostri coin. Tutto si basa su una cosa che si chiama sharing economy dei dati. In pratica mentre su Whatsapp si chatta senza guadagnare nulla su TaTaTu quando si chatta si guadagna, così come quando si ricevono commenti, follower o si ricevono like. Oppure all’estero quando si guarda un film su TaTaTu è possibile guadagnare. Non in Italia, perché qui non siamo in streaming”.

Un’esperienza da vivere on line ma anche fisicamente. Un nuovo modo di vivere l’economia?

“E’ tutto basato sulla sharing economy dei dati e sulla spendibilità poi di questi coin. Che possono essere usati sulle aste, sull’e commerce che è nelle app e nei punti vendita fisici. E questi punti vendita fisici che abbiamo aperto a Londra per fare un test, sono dei posti in cui di notte, quando sono chiusi, diventano studi cinematografici nei quali giriamo contenuti sul cibo. Per esempio realizziamo contenuti su Marco Polo, ad esempio, collegato a quello che lui ha scoperto, parlando di ciò che noi oggi mangiamo grazie ai suoi viaggi”. Iervolino passa in rassegna tutte le opportunità.

Un vero e proprio circolo virtuoso

Oltre all’integrazione del TTU Coin, modalità con cui TaTaTu premia i propri utenti, e all’espansione della “circular economy” e del TTU Coin nella ristorazione, TaTaTu ha visto nei mercati la possibilità di utilizzare la location e le storie, alla cultura e alla imprenditoria per produrre contenuti premium. Una vera e propria innovazione che apre a molte alternative. Un circolo virtuoso che vece protagonista l’innovazione tecnologica, l’economia circolare, il buon cibo e la divulgazione.

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