“La situazione di pronto soccorso in provincia di Frosinone e oramai divenuta fuori controllo. Ricevo giornalmente numerose segnalazioni da parte dei cittadini circa le gravi carenze nei nosocomi provinciali”. Ad intervenire sulla questione è Carmine Di Mambro.
“La settimana che ci sta lasciando ha fatto registrare situazioni allarmanti e di grave disagio per gli utenti. Partiamo dalla struttura del ‘Santa Scolastica’ di Cassino dove, oltre alla carenza di organico, si registrano anche malumori dettati da una incomprensibile gestione degli ambulatori. Le visite su prenotazione, in particolar modo quelle cardiologiche, vengono svolte in maniera celere, affrettata e priva di approfondimento. Gli utenti lamentano poca disponibilità da parte dei medici che probabilmente, anzi sicuramente, vengono costretti ad attuare un metodo rapido per garantire un maggior numero di prestazioni”.
Tempi giusti per visite accurate
“Ci sono particolari settori medici che meritano approfondimenti e visite che non possono durare meno di 40/50 minuti. La salute e la vita dei pazienti non possono essere barattati con una mera situazione di interesse economico, perché gli ospedali sono diventati aziende. Termini quali efficienza ed efficacia della prestazione non possono essere anteposti alla salute dei cittadini a cui deve essere dedicato il tempo necessario e congruo per lo svolgimento di tutti gli accertamenti sanitari.
Allo ‘Spaziani’ di Frosinone la carenza di personale al pronto soccorso e la sosta di decine di barelle sulle quali vengono adagiati pazienti lungo i corridoi del Triage, fanno pensare ad un posto da terzo mondo.
Spesso accade che le ambulanze restino incolonnate con all’interno i malati in attesa dell’accettazione. Questo è un altro aspetto che la Asl deve risolvere il più presto possibile. È inaccettabile che per poter essere visitati al pronto soccorso, dello Spaziani, bisogna attendere anche 5/6 ore. È cosa evidente oramai che la gestione ASL in provincia di Frosinone è fallimentare e dettata da giochi politici di potere che danneggiano pericolosamente l’incolumità di tutti i cittadini”.
L’appello: serve maggiore attenzione
“La gestione degli ospedali civili e soprattutto delle unità complesse di pronto soccorso sono il biglietto da visita per la valutazione dell’operato dei manager della ASL. E rappresentano quella che è la qualità percepita da parte dei cittadini che non si recano presso i pronto soccorso per lo sfizio di fare un giro in ambulanza o per trascorrere ore seduti su una sedia o abbandonati su una barella.
Il Pronto Soccorso è il luogo di maggiore sofferenza lì dove si arriva con un problema senza sapere quale possa essere alla soluzione e sperando che la stessa si trovi al di là di quella porta.
È bene che dietro quella porta ci siano molti più medici, infermieri ed operatori sanitari e maggiori disponibilità da parte dei vertici dell’azienda a valutare il tempo non solo come un fattore economico ma anche come un fattore di equità sociale”.
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