Cassino, bonus affitti: caos e polemiche

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Caos per il bonus affitti. Insorgono le famiglie di Cassino che da mesi aspettano l’importante contributo economico necessario a far fronte alla spesa per l’affitto. Certo, si tratta di un rimborso rispetto alle cifre già sborsate, ma in molti avevano fatto conto di poter beneficiare di questi soldi. “Sono mesi che ci prendono in giro”. La lamentela comune di molti cittadini. “Un bando scaduto il 30 marzo scorso. Poi i problemi. I controlli su chi aveva presentato certificazione falsa, errata o insufficiente. Poi la graduatoria. La prima tranche ci doveva essere accreditata all’inizio di ottobre. E siamo già al dieci”. I malumori sono molti. Secondo quanto riportato dai cittadini che si sono recati in Comune per sollecitare l’accredito, la risposta sarebbe stata “Se ne parla a fine mese, non ci sono i soldi”.

La rabbia dei cittadini

“Ma come fanno a non esserci i fondi?”. Forte la polemica dei cittadini in attesa. “Non è una risposta accettabile. Negli altri Comuni sono già ai rimborsi del 2022, noi siamo ancora in attesa del 2021”. Sembrerebbe infatti che rispetto a molti altri Comuni del Cassinate ci siano ritardi nella città martire e questo sta portando molto malcontento tra i cassinati. “C’è chi vocifera che delle tre tranche che aspettiamo, forse ce ne saranno date solo due. E le cifre sono già molto basse rispetto a quello che ci aspettavamo e rispetto al passato”. Segnalazioni continue e accorate quelle di numerose famiglie che attendono questo importante rimborso per far fronte alle spese correnti. La crisi che si sta abbattendo come una mannaia su tutta l’Italia non lascia indenne il territorio. Bollette, spesa alimentare, spese mediche e tutto ciò che serve per mandare avanti una famiglia non lasciano tregua.

La comunicazione arrivata dal Comune settembre

“Al termine delle verifiche effettuate sulle 487 domande presentate, 430 sono state ammesse al contributo, mentre 17 sono pervenute oltre il termine di scadenza. Quattro sono state escluse per rinuncia dell’istante, 31 sono risultate prive dei requisiti. E 5 domande sono risultate prive della documentazione richiesta dal bando. L’Assessorato ai Servizi Sociali, inoltre, ricorda che, terminate le erogazioni dei contributi, la Regione Lazio può procedere all’erogazione di ulteriori risorse da assegnare ai beneficiari utilmente collocati in graduatoria, ai quali, in prima istanza, è stato attribuito un contributo in misura inferiore a quello effettivamente spettante, rilevato a seguito dell’istruttoria.

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