Cassino, il “Medaglia d’Oro” fa trekking nella storia

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Questa mattina gli alunni del “Medaglia d’oro” hanno partecipato a un’interessante e stimolante attività proposta dall’Associazione “Cassino MiA 1944”. 𝗗𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮 𝗔𝗺𝗯𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗖𝗮𝘀𝘀𝗶𝗻𝗼 𝗥𝗲𝗱 𝗣𝗼𝗽𝗽𝘆, un percorso dimostrativo di “𝗧𝗿𝗲𝗸𝗸𝗶𝗻𝗴 𝘂𝗿𝗯𝗮𝗻𝗼 𝗲 𝗧𝘂𝗿𝗶𝘀𝗺𝗼 𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲”. L’evento è stato svolto nell’ambito delle attività propedeutiche ai PCTO dell’a.s. 2022/23, le classi 3^ D e 3^ A. Accompagnate dai docenti Sabrina De Rosa, G. Zirino, P. Perillo e G. Casale. I ragazzi hanno sperimentato, sotto la guida di Pino Valente, presidente dell’Associazione “Cassino MiA”, un percorso di Trekking urbano e Turismo esperienziale. 𝗗𝗮𝗹 𝟭𝟬 𝗦𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗮 𝗡𝗼𝘁𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹 ’𝟰𝟯 – “𝗖𝗮𝗱𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹 𝗰𝗶𝗲𝗹𝗼”, si è dipanato sui diversi luoghi della Città di Cassino collegati alle vicende dell’ultimo conflitto Mondiale.

Un’esperienza unica

Il Trekking urbano è un turismo pensato in chiave sostenibile che porta alla scoperta o riscoperta di alcune zone o scorci di particolare interesse storico-culturale della città. Percorsi concepiti per una sana combinazione di fitness e cultura adatta a tutte le età. “L’attività oltre ad avere, per gli studenti, una valenza culturale rappresenta un forte stimolo ad arricchire la propria formazione con le competenze proprie della guida esperienziale e del narratore di comunità”.

Tutti i dettagli del percorso

Un “trekking-urbano” che inizia dall’istituto scolastico’ IIS “Medaglia D’Oto – Città di Cassino” attraversa la Villa Comunale, Parco XV Marzo 1944, scende il Corso della Repubblica fino alla Chiesa di Sant’Antonio. Attraversa il passaggio sotto i portici in direzione del Carro armato Sherman che simboleggia l’ingresso del battaglione corazzato neozelandese sulle macerie della vecchia città dopo averla rasa al suolo. Sosta e interazione con il Punto Multimediale sotto i portici. Per dirigersi e attraversare, poi il “Muro del Martirologio”, dove si focalizzano immediatamente al giorno del primo bombardamento di Cassino del 10 settembre 1943. Qui ci sono state riflessioni sul messaggio dell’armistizio di due giorni prima che venne frainteso come la fine della guerra.


Il percorso prosegue seguendo le tracce del carro armato neozelandese che tentò di aprirsi la strada sulle
macerie della città medioevale. Completamente rasa al suolo il 15 marzo 1944. Il percorso, così giunge alle Sorgenti del Gari per continuare, per un breve tratto, lungo la strada che porta a quella che veniva chiamata “Cassino ‘ncoppa ‘ncoppa”. Dove si incontrano i ruderi delle case che la animano ancora come fantasmi del passato. Per il ritorno si attraversa la stessa strada per raggiungere il Platano secolare “Zio Plat”. E infine il percorso termina con la visita al museo dell’Hotel La Pace Experience, dedicati alla Battaglia di Cassino e, sede dell’Associazione Cassino Missing in Action 1944 asd.

La scelta del titolo

Il 10 settembre 1943 gli abitanti di Cassino osservarono curiosi i primi aerei alleati che sorvolavano i cieli
della città, con la convinzione che erano diretti altrove. Ma le forze anglo-americane, alle quali l’Italia si era arresa 2 giorni prima, avevano già deciso cosa fare, se qualcosa fosse andato storto allo sbarco di Salerno del 9 settembre. Questa data ci ricorda le prime 100 vittime civili che spinsero gli abitanti di Cassino e zone limitrofe, ad un esodo forzato verso l’abbazia. Ritenuta un luogo sicuro da quella popolazione tradizionalmente contadina e paesana. E i mesi passarono con la sofferenza descritta nella poesia di Gino Salveti “La Santa Notte del ‘43” fino al bombardamento dell’abbazia il 15 Febbraio 1944.
“Cadono confetti dal cielo” sono le bombe che i bambini videro cadere mentre erano a scuola. Da una testimonianza di Giuseppe Gentile per “La Guerra dei Bambini – La Memoria del Futuro” (progetto Atelier
della Memoria finanziato dalla Regione Lazio per il Museo Historiale di Cassino).

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