Cassino, un’estate low cost per il Comune

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Un’estate a costo zero per il Comune. O quasi. Qualche giorno fa sindaco e assessori hanno presentato un calendario da far invidia alle tanto amate capitali europee. Peccato però che, di fatto, siano tutti appuntamenti realizzati e organizzati da associazioni e attività commerciali. Insomma, il Comune ha fatto solo da “anello di congiunzione”.

Il Comune ci ha messo un… tavolo

Ad ammetterlo candidamente l’assessore Volante che ha detto: “Il ruolo del Comune? Ci siamo messi intorno a un tavolo e abbiamo messo “in ordine” tutti gli eventi”. In pratica l’estate (il mese si agosto) avrà serate una dietro l’altra, tutte rigorosamente nate e promosse dal privato. Insomma, un’estate – o quel che ne resta – sicuramente piena. Ma che sarebbe stata piena molto probabilmente anche senza il tavolo del Comune. Serate musicali, mostre, cinema al parco. A settembre poi lo sport sarà protagonista. E per i giorni dello sport sale l’attesa di tanti ragazzi e non solo.

I portici ripuliti e quel dissesto che fa capolino

Il sindaco ha esordito in conferenza stampa: “Abbiamo fatto davvero tanto. E’ facile criticare, ma non ci dobbiamo dimenticare che Cassino è un Comune in dissesto. E solitamente i primi tagli si fanno proprio al settore della cultura e degli eventi”. E sarà forse per questi eventi che nei giorni scorsi dal palazzo hanno sentito così “urgente” la necessità di ripulire i portici e allontanare i clochard. Per mesi i cittadini e i commercianti hanno segnalato il problema. Ma ci serviva la “lunga estate di eventi” a far vedere quello che da tempo era lì, evidente.

E in tanti decidono di andare fuori

E intanto da Cassino i cittadini decidono di andare fuori: Gallinaro, San Donato, Picinisco, Formia, Gaeta. E tanti altri Comuni limitrofi che offrono serate di cabaret, musica e spettacoli. Eventi unici che uniscono il divertimento al buon cibo. All’enogastronomia d’eccellenza. Quella che ti fa venir voglia di mangiare e comprare direttamente dal produttore. Che molto spesso lavora a pochi chilometri di distanza. Per il “vento mediterraneo” le cose non sono andate benissimo, alla prima serata la gente c’era ma le lamentele sui social non si sono fatte attendere. “La prossima volta sarebbe meglio offrire la corrente a chi ha gli stand – ha evidenziato un cassinate – perché veniva un rumore che copriva anche la musica che arrivava dal palco”. La seconda serata poi è purtroppo saltata per un problema tecnico.

Se non ci fossero commercianti e associazioni

Detto questo. Va bene organizzare, va bene cercare di dare il più possibile con il minor dispendio. A occhio e croce non sembra però corretto mettere un “cappello” agli eventi realizzati e pensati dai singoli, che siano commercianti o associazioni. Sicuramente, come sottolineato dall’amministrazione, dal Comune è arrivato l’aiuto e il supporto burocratico. E il famoso “tavolo” per organizzare le date in un calendario. Ma forse tutti gli eventi si sarebbero tenuti lo stesso. Magari ognuno avrebbe fatto il suo, la propria pubblicità e via. Le autorizzazioni seguono degli iter che vanno seguiti a prescindere dal sedersi a un tavolo. Perché gli eventi si sono sempre tenuti. Per quanto riguarda poi l’offerta a 360 gradi e per tutti i gusti. Su questo qualche dubbio sorge. Resta una sola grande evidenza. Per l’estate di Cassino bisognerebbe dire grazie a commercianti e associazioni. Ma un calendario culturale è ben altra cosa.

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