Måneskin. É uno dei migliori chitarristi rock in circolazione, anche se non è niente male in molti altri generi, da anni, precisamente da ventisette, va in tour e suona nei lavori discografici di Vasco Rossi. Stef Burns non ha di certo bisogno di presentazioni, fonte di ispirazione per fan e chi vuole costruire un sound deciso e uno stile allavanguardia con la chitarra. Stasera si esibirà al Music Village di Adventurland con la sua band composta anche da Ivano Zanotti, dal 2019 batterista di Ligabue e dalla bassista che ha calcato il palco di San Siro con J-Ax e Fedez.
Le rock band italiane
Il gruppo ha incontrato la stampa al caffè Centrale di Cassino prima del trasferimento ad AdventureLand per il soundcheck, la cena e poi il concerto che sarà aperto dai Vivere Vasco. Cover band della rockstar di Zocca che vede nei panni del blasco nazionale l’eccellente Andrea Rasi Marizzetti. Tra i saluti di benvenuto e le domande sulla vita musicale di Burns abbiamo chiesto al musicista cosa pensasse delle nuove rock band italiane e in particolare dei Måneskin.
Sui Måneskin e il concerto più bello
«Sicuramente – ha detto Burns con il classico accento californiano che lo contraddistingue – sono molto belli, famosi. Il frontman somiglia molto a Paul Newman. Belli veramente». Poi dopo una breve pausa ha aggiunto. «Ma sono anche bravi. A prescindere da tutto sono contento che una band italiana abbia varcato i confini nazionali ed sia protagonista in tutto il mondo». Alla domanda della nostra redazione relativa a quale sia stato il concerto, dei tanti fatti nel mondo, a cui sia affezionato, Burns ha risposto: «Sono affezionato a tutti i miei show, ma se devo sceglierne uno dico il primo con Vasco nel 1995». Poi sorrisi, autografi e foto per tutti