Per la maggioranza la sanità non è un problema

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Sanità, scoppia il caos in aula. Penultimo punto all’ordine del giorno dell’assise di oggi. Un tema portato dal consigliere Renato De Sanctis. È proprio lui a spiegare alla massima assise quali siano le proposte per provare a trovare soluzioni. “Serve un tavolo, magari guidato dal presidente della V Commissione – esponente della maggioranza- che possa portare avanti un confronto attivo tra politica e sanità”.

La bontà dell’ordine del giorno

Traccia un punto Luca Fardelli che fin dai primi giorni di consiliatura ha posto l’accento sulle criticità e sui disagi. Parla di numeri, mancanze, importanza del nosocomio cassinate in tutto il territorio. Punto di riferimento per un territorio vastissimo. Pungola il sindaco Fardelli, lo fa con educazione e tatto. Ma colpisce. E colpisce dritto. Al vetriolo l’intervento di Gino Ranaldi in qualità di consigliere e capogruppo, che pur evidenziando la “bontà” dell’ordine del giorno portato da De Sanctis dice: “Per come è strutturata ed esposta la tematica per noi della maggioranza non è votabile. Ne abbiamo già parlato altre volte. In questo modo, anche di fronte a questioni importanti, non possiamo dare il consenso”.

La questione di forma

In pratica il consigliere del Pd ne fa una questione di forma, più che di contenuto. Come se, di fronte a un’emergenza medica, chi dovrebbe intervenire non lo facesse perché gli strumenti vengono chiesti in maniera “poco adeguata”. Evangelista non le manda a dire e accusa il sindaco e l’amministrazione di non fare tutto al meglio, invita a coinvolgere le istituzioni regionali, il presidente Zingaretti. Sergio Marandola da addetto al mestiere spiega quali siano i reali problemi, partendo dalle questioni regionali per poi finire sulle difficoltà dei concorsi, ai quali nessuno o pochissimi partecipano. Peccato, però, che il buon consigliere Dem non “ingarri” una data corretta, dimenticando le vicende Marrazzo e buttando tutto su Storace e Polverini.

Dare risposte alla gente

De Sanctis incalza: “Mi sembra folle ascoltare ciò che lei asserisce – tuona nei confronti di Ranaldi – Qua parliamo di un tema importante.Un tema che non ha colori politici e che riguarda tutti”. Fardelli prova a chiudere la partita. “Credo che si sia perso il punto della questione. Siamo partiti da un focus: le criticità sul Santa Scolastica. E ci siamo persi tra parole e recriminazioni. Vogliamo fare qualcosa di serio? Vogliamo dare risposte alla gente? Sindaco faccia qualcosa visto che ha dimostrato di sapersi far ascoltare quando ci si mette”. Non la prende bene il sindaco che risponde stizzito “Io ho sempre agito, anche in ambito sanitario. Prova ne è il lavoro fatto in pandemia”.

Di tutto si è discusso

Concordando con la posizione di Ranaldi la forma utilizzata da De Sanctis non è accettabile neanche per il sindaco. Ranaldi tuona all’indirizzo di De Sanctis : “Questa è demagogia e populismo. E si è visto in questi giorni quelli che questo modo di fare porta in politica”. Alla fine, nonostante la proposta di Evangelista di stralciare l’espressione contestata, per poter votare compatti, nessuno della maggioranza accoglie. Si va al voto e arriva la bocciatura, a favore in cinque: De Sanctis, Fardelli, Evangelista, Borraccio, Bevilacqua e Borraccio. E anche questa volta, di tutto si è parlato meno di come risolvere i problemi della sanità. Salera e Co bocciano l’ordine del giorno.

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