E il Consiglio Comunale si incarta su chi ha l’ultima parola

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Più di un’ora per riuscire a capire chi avrebbe dovuto avere l’ultima parola. Strafalcioni, logiche sconnesse, articoli, commi, espressioni colorite. Oltre sessanta minuti da ”Oggi le comiche” perché fondamentalmente, nella logica della maggioranza (che ci sta tutta) ogni discussione dovrebbe essere chiusa dal Sindaco. Mentre nella testa dell’opposizione questo non dovrebbe accadere. Non l’hanno detto espressamente, ma il nodo del contendere è stato proprio questo. I cittadini purtroppo hanno potuto soltanto vedere immagini da film muto perché il presidente del Consiglio Comunale Barbara Di Rollo, vista la bagarre e la situazione pressoché impossibile da gestire ha deciso di non concedere la parola a nessuno.

Meno male che nessuno ha sentito

Ne è derivato uno spettacolo ai limiti della farsa: frasi sovrapposte, sceneggiate e un regolamento istericamente citato, sfogliato e mostrato senza però dire qualcosa di sensato. I consiglieri De Sanctis, Leone, Petrarcone e Mignanelli hanno provato a spiegare che il Sindaco non può avere l’ultima parola su tutto e che dopo aver chiuso con il suo intervento la discussione dell’argomento, come previsto da regolamento, la parola può essere concessa ai capigruppo per la dichiarazione. Cosa su cui, però, la maggioranza non è stata affatto d’accordo. Secondo qualcuno il Sindaco avrebbe dovuto chiudere anche la setie di interventi per la dichiarazione di voto. Cosa veramente assurda! E tra l’altro non prevista dal regolamento (Articolo 56 comma 8).

L’armistizio

Ma dopo un’ora si è arrivati ad un accordo in grado di garantire la risoluzione della disputa? Assolutamente no. Soltanto un ”armistizio” ha permesso di riuscire a concludere il punto all’ordine del giorno entro termini convenevoli vista la delicatezza degli altri argomenti ancora da trattare, come il bilancio di previsione. E meno male!

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