Femminicidio. Ancora un’altra donna uccisa. Ancora sgomento nel Paese. Nel giro di pochissime ore una vera e propria strage si è consumata in Italia, Romina, accoltellata con 15 fendenti dall’ex fidanzato. Stefania, 56 anni e Giulia, la figlia di 16 anni, uccise a martellate dal marito e padre, che ha gravemente ferito anche il figlio. Alice, 34 anni, uccisa dalla mano del fratello che le ha inflitto ben 17 coltellate. Tragedie enormi che lasciano una scia di dolore senza fine. Il dolore di chi resta e si chiede: “Se fossi stato lì avrei potuto evitarlo? Se avessi colto qualche segno avrei potuto cambiare il destino?”.
Niente può giustificare
Uomini che, dopo aver commesso questi gesti folli e di una violenza inenarrabile, hanno tentato poi di togliersi la vita. Ma perché tutto questo? Perché uccidere chi si dice di amare, una donna, una figlia, una sorella? Per soldi? Per amore? Niente può giustificare la scelta deliberata di togliere la vita a un altro essere umano. Cosa resta dopo? Il buio. Non bastano le migliaia di post composti da frasi fatte, da citazioni. Non basta una scarpa rossa con il tacco o un braccialetto rosa. Deve esserci qualcosa che non va nel sistema, la libertà di alcuni finisce dove inizia la follia degli altri.
Persone
Romina, Alice, Stefania, Giulia non sono solo nomi, volti, profili social. Sono persone, erano persone, con sogni, sentimenti, paure, certezze. Progetti e obiettivi. Sono sorrisi che sorrideranno più, cuori che non batteranno più, braccia che non abbracceranno più. Ragazze che non diventeranno donne, donne che non diventeranno mamme, mamme che non diventeranno nonne. Quanto è stato tolto? Molto, è stata tolta la vita a queste donne, in realtà è stata tolta la vita a tutti quelli che dalle loro vite dipendevano, che dalle loro vite sarebbero nati.
Questo quello che un colpo di martello, una coltellata, un colpo di pistola può togliere in una frazione di secondo. Domani sarà un altro giorno, un’altra donna potrebbe svegliarsi non sapendo che sarà la sua ultima alba, un altro uomo forse, però, già sa che potrebbero essere le ultime ore prima di diventare un mostro.
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