Cassino. «Qui tacet acconsentire videtur». Ovvero chi tace acconsente. È questo il messaggio che l’amministrazione comunale sta facendo radicare nell’animo dei cittadini. All’indomani della chiusura delle indagini sulle firme false e sul voto di scambio». Lo ha dichiarato Angelo Panaccione già assessore di Cassino.
Nell’immaginario collettivo di Cassino
«Si sta affermando nell’immaginario collettivo – ha spiegato – un simile pensiero perché al di là della scarna dichiarazione rilasciata dal primo cittadino, che magicamente si scopre in questo frangente anche essere garantista, la vicenda sia caratterizzata da un silenzio assordante da parte della maggioranza. Eppure se torniamo indietro di qualche anno, in occasione della vicenda riguardante l’indagine Welcome to Italy, dai banchi dell’opposizione, il primo cittadino, allora consigliere comunale, lanciava tuoni e strali nei confronti del sindaco D’Alessandro. Chiedendone le dimissioni e addirittura definendolo “abusivo” per una vicenda a lui del tutto estranea. In questo frangente dove l’attuale amministrazione è parte interessata, si fa finta che nulla sia mai accaduto».
Dissertazioni
«E poi l’ ufficio stampa del sindaco di Cassino, – ha detto ancora Panaccione – sempre solerte nella difesa del primo cittadino e protagonista assoluto nell’inquinare il clima politico trasformando gli avversari in nemici, oggi è in un imbarazzante silenzio stampa.
Saremmo molto curiosi di conoscere le dissertazioni utilizzate a favore del sindaco. Ma cominciamo a pensare che i cittadini non potranno godere di un simile privilegio. E se ciò dovesse accadere sarebbe una grave mancanza di rispetto nei loro confronti».
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