Panaccione: «Il Sindaco rimetta il suo mandato».

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Si scalda il clima politico della città martire, soprattutto dopo le ultime notizie relative alle possibili irregolarità nella raccolta delle sottoscrizioni per la lista del Partito Democratico alle comunali di Cassino del 2019.
«La conclusione delle indagini relative alla vicenda delle firme false apposte per la presentazione della lista del PD, alle scorse elezioni comunali apre, per l’attuale sindaco, un momento fondamentale per il suo percorso politico: dimostrare di essere coerente». Lo afferma Angelo Panaccione, già assessore e consigliere comunale di Cassino.

Rimettere il mandato


«Dopo aver ripetutamente dichiarato in questi ultimi anni di essere il custode della legalità, della trasparenza, della correttezza adesso è chiamato a dimostrarlo con i fatti. Ha un’unica possibilità per essere consequenziale con le sue convenzioni: rimettere il mandato nelle mani degli elettori cassinati. Se ciò non dovesse accadere – spiega Panaccione – significherebbe che nell’ultimo periodo ha fatto solo chiacchiere. Inoltre come già accaduto in altre occasioni, per la tutelare l’immagine della città di Cassino, dovrebbe costituirsi parte civile contro il PD, partito in cui milita e contro un consigliere di maggioranza indagato per altre vicende. Non oso immaginare il putiferio che, a parti invertite, sarebbe stato scatenato dai giustizialisti presenti in città.

La feccia della politica

«Comunque a noi non interessa l’evoluzione della vicenda da un punto di vista giudiziario perché ” Chi è causa del suo male pianga se stesso”. – conclude – Ma non transigiamo su una vicenda gravissima che ha attentato alle più elementari regole della democrazia.
Per tutti questi motivi siamo fiduciosi che il sindaco attui un comportamento esemplare che ristabilisca le regole della democrazia violentate e che soprattutto lo distingua dalla “feccia che c’è in politica».

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