Il ritorno dell’Angelo…Panaccione

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“Dopo due anni di assenza dallo scenario politico cittadino, periodo durante il quale ho avuto modo di rigenerarmi fuori dalla politica, ora sento il bisogno di tornare a partecipare alla vita politica cittadina. Anche perché stranamente in città si avverte un forte distacco dalle vicende che caratterizzano il palazzo comunale”. Con queste parole Angelo Panaccione, ex amministratore, assessore e consigliere della città martire, torna in pista.

Nessuna rivoluzione

“Il motivo che mi ha spinto ad una tale decisione è un intervento social in cui si definisce “tragica” la precedente amministrazione. Dimenticano che grazie a tale tragicità l’attuale amministrazione ha ereditato milioni di finanziamento che gli hanno consentito, nel breve periodo, di lavorare serenamente senza aver l’affanno di ricercare risorse da investire – evidenzia Panaccione che rincara la dose – E poi non mi sembra che la città in questo ultimo periodo sia stata rivoluzionata dalla realizzazione di progetti fortemente annunciati ma poi rimasti solo su carta”.

Gli insoluti di Salera


L’ex amministratore passa poi in rassegna tutti i punti tanto sbandierati dalla squadra di Enzo Salera ma rimasti insoluti. “ Mi riferisco in particolare al Bando di assegnazione della villa comunale, al Bando di assegnazione della Piscina comunale, al Progetto di riqualificazione della Piazza Labriola (non presente, tra l’altro, nemmeno nel piano Triennale dei LL.PP.). Al Progetto della Cittadella dello Sport, al Progetto di realizzazione del Multisala, al Monumento dedicato al Generale Anders, all’annuncio della candidatura di Cassino come Città della Cultura ed infine l’ultima chicca che riguarda l’edificio ex Onmi ,destinato precedentemente a Museo di guerra annunciato all’ambasciatore polacco e oggi con sorpresa destinato a diventare asilo nido. A quanto pare, la programmazione non è materia conosciuta a questa amministrazione” commenta.

Cassino è peggiorata


“A ciò possiamo aggiungere che la città di Cassino da un punto di vista qualitativo è notevolmente peggiorata, basti pensare al trambusto causato dai lavori di realizzazione della fibra dove si è adottata una navigazione “a vista” senza una programmazione “ . Panaccione sottolinea le numerose criticità vissute dai cittadini: “Di questa gestione approssimativa ne hanno risentito fortemente le condotte cittadine del gas , gli impianti di illuminazione sistematicamente danneggiati e la cittadinanza che in molti casi si è ritrovata ad essere ostaggio dell’impresa esecutrice dei lavori. Stesso discorso vale per i lavori di realizzazione della pista ciclabile che invece di essere il risultato di un elaborato progettuale è invece il frutto di pura sperimentazione empirica. Dell’abbandono delle periferie parleremo in un altro momento”.

La presunta superiorità


“Ma la cosa più fastidiosa – critica non senza amarezza -è l’atteggiamento di presunta superiorità che alcuni componenti di questa amministrazione (anche perché tutti gli altri, dal momento della loro elezione ad oggi, sono in costante ed imbarazzante silenzio) rivolgono ai loro avversari politici. Appena si leva una critica nei loro confronti subito si attiva la macchina della derisione con conseguente attacco sul personale. Ne è l’esempio lampante l’intervento social a cui mi riferivo precedentemente con il quale si attacca il contestatore che ha avuto l’ardire di segnalare la revoca di un’aggiudicazione definitiva di un progetto posto a gara. Vorrei ricordare loro che ancora non siamo soggetti alla censura putiniana e che il lavoro di un amministratore di minoranza è quello di verificare e vigilare sull’operato della maggioranza”.

Anomalia


“Si è verificata un’anomalia e bene ha fatto il consigliere a denunciarla anche perché nel recente passato si è gridato allo scandalo per molto meno. Ci si lamenta di presunte insinuazioni, dell’uso del condizionale, di frasi sussurrate senza tener conto che un simile modo di concepire la politica è stato sdoganato da loro e che adesso gli effetti negativi di un simile atteggiamento cominciano a ritorcersi contro di loro – conclude Angelo Panaccione – Per noi la politica è sempre stata confronto democratico e soprattutto rispetto dell’altrui opinione senza minimamente coinvolgere gli aspetti personali degli avversari politici ma ormai siamo in balia delle nuove generazioni che trasformano l’avversario in nemico da contrastare con qualsiasi mezzo”.

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