Foibe, Una tragedia ancora vicina

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Breve intervista al portavoce cittadino di Fratelli D’Italia, Angela Abbatecola sulla tragedia delle Foibe.


Sig.ra Abbatecola, il 27 gennaio giorno della Memoria della Shoah, 10 febbraio Giorno del Ricordo. Differenze e opinioni?
Nella sostanza nessuna. Si tratta di due circostanze in cui la bestialità ha preso tragicamente il sopravvento sull’umanità. Due eventi durante i quali si è completamente perduto il senso del valore della vita umana nel nome di ideologie aberranti e, oserei dire, diaboliche.

Morti di serie A e di serie B

Non può negare però che la sua parte politica ha sempre avuto, almeno all’apparenza, maggiore attenzione e rispetto per l’esodo giuliano-dalmato e i fenomeni delle foibe.
Invece lo nego decisamente. Non occorre ricordare che nel 2004 AN espresse con convinta commozione la più ferma condanna per l’Olocausto. Quello che la Destra ha sempre affermato è che non esistono morti di serie A e di serie B, e la nostra battaglia ha sempre previsto il riconoscimento della tragedia istriana come uno dei massimi crimini contro l’umanità. Purtroppo, solo di recente una parte della sinistra (non quella becera e catalizzata dal pensiero sovietico) ha riconosciuto la gravità tragica dei massacri degli Italiani infoibati. Noi sentiamo che questa tragedia sia ancora più vicina, per via del dolore legato all’amputazione del territorio nazionale, all’uccisione di tanti Italiani colpevoli solo di esserlo, alla brutalità della persecuzione, anche in Italia, quando gli Istriani erano visti “male”, perché rifiutavano di vivere nel “paradiso comunista titino”.

Quindi?

Quindi non posso che essere grata a quanti finalmente stanno restituendo alle pagine della Storia una parentesi troppo a lungo negata e a volte derisa.

Foibe: il video

Quest’anno avete commemorato l’esodo istriano in una maniera un po’ particolare: ce lo vuole spiegare?

Abbiamo realizzato un breve video, in cui ciascun componente del Direttivo ha ricordato alcune decine dei tantissimi Comuni italiani che l’ingiusto trattato di pace ha violentemente strappato alla Madrepatria italiana: nel 75° anniversario dell’esodo da Pola, ci è sembrato giusto ricordare i nomi italiani di paesi e città che sono culturalmente e storicamente italiani, e che hanno dato i natali a personaggi illustri come Missoni, Alida Valli, Mario Andretti e Nino Benvenuti. Con la speranza di ricomporre una frattura che ancora ha difficoltà a guarire.

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