Cassino, E siamo ancora qua….eh già!

2 MIN

Diamo un pò di numeri. In Italia esistono 7904 Comuni. Secondo i dati in possesso del Ministero dell’Istruzione oltre 260 sindaci, pari al 3,04% del totale hanno deciso si sospendere l’attività didattica dall’11 al 15 gennaio. Tra quelli che hanno optato per la non riapertura nonostante il governo avesse dato il via libera c’era Cassino. I contagi erano saliti vertiginosamente tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 e quindi è stato deciso così. Ma a tal proposito una domanda ci sovviene: cosa è cambiato dalla scorsa settimana ad oggi? Praticamente nulla. Omicron fa sentire la sua pesante presenza in Provincia di Frosinone e Cassino ieri e l’altro ieri è stato il Comune con il maggior numero di positivi (rispettivamente 93 e 73).

La costante della variante a Cassino

La costante di questa “variante” è che il fine settimana davanti ai noti locali del centro continuano a sostare centinaia di persone. Come piace dire a noi, con drink in mano e mascherina al braccio. Qualche giorno fa lo aveva detto anche il premier Mario Draghi che «Non ha senso chiudere le scuole se è tutto aperto». Tesi per altro confermata l’OMS che ha parafrasato il presidente del consiglio dei ministri: «Le scuole devono essere le ultime attività a chiudere». Per i polemici e i professionisti a gettone “de’ noiantri” queste affermazioni sono lontane dal dire “chiudiamo tutto”, ma sono delle linee guida che per norma andrebbero rispettate.

C’è da capire se questo virus ci fa davvero paura, ci mette davvero in difficoltà tanto da dover ricorrere ad aiuti e sostegni economici, tanto da gridare al ristoro perché la gente resta a casa o se, più semplicemente, abbiamo optato per due pesi e due misure. Nessuno ha mai detto di voler tornare in lockdown, di restare chiusi in casa, anche il più forte psicologicamente, oggi, non ce la farebbe. Ma non è neanche possibile avere terrore alla luce del sole e comportarsi come se niente fosse con il calar delle tenebre. Sembra appurato che con il virus ci dovremo convivere un po’ tutti, ma un po’ di senso civico dettato dalla semplice opportunità di tutelare sé stesso e gli altri, quella non si assimila attraverso un vaccino, non basterebbero tutte le dosi del mondo. E mentre il dibattito prosegue sempre più fitto viviamo nel dualismo del terrore da contatto di giorno e nell’indifferenza dell’assembramento di notte. E chi non vuol vedere volge lo sguardo, l’ennesimo fine settimana passerà e l’alba riporterà ordine.

Per ulteriori notizie clicca qui

Lascia un commento