“Il mio voto contrario alle delibere sulla rigenerazione urbana, non vuole mettere in discussione lo strumento della rigenerazione ma il lavoro superficiale e meramente tecnico che ha portato l’Amministrazione Salera ad elaborare una rappresentazione cartografica che non considera lo stato di fatto come la realtà». Lo ha dichiarato il consigliere comunale di opposizione Benedetto Leone.
Rigenerazione al contrario
«Ad esempio la foto che ho mostrato in Consiglio Comunale – ha spiegato – rappresenterebbe un territorio urbanizzato (a sinistra), a bassa densità, mentre la seconda (a destra) un territorio non urbanizzato. A Cassino è esattamente il contrario, nella cartografia di perimetrazione della legge sulla rigenerazione urbana, la prima foto non è stata perimetrata nel territorio urbanizzato, la seconda si (in virtù del PRG del 1985, per altro in conflitto con D.i.p. approvato nel 2015)».
«Siamo dinanzi al classico caso di urbanistica burocratica, dove si applicano le leggi senza considerare la realtà di fatto. È per questo motivo che è la Politica – ha detto ancora Leone – che deve riassumere centralità rispetto all’uso superficiale della tecnica. Assumendoci la responsabilità di decidere, attraverso i fatti, senza aver paura di mostrare le sviste esemplari di strumenti tecnici obsoleti. L’amministrazione bocciando le 10 osservazioni presentate dai cittadini, sta dicendo loro che quando si affacciano dalle loro finestre, quello che vedono, strade, marciapiedi e lampioni non è città. Perché dove ci sono le loro case, le strade e le fogne, non è territorio urbanizzato, secondo il lavoro cartografico che è stato realizzato».
Aberrazione
«Un’aberrazione frutto del processo lineare di costruzione cartografica che non assume come dato la realtà. Peccato, – ha concluso – è stata questa una occasione persa per l’Amministrazione Salera di aggiornare seriamente gli strumenti urbanistici presenti in Comune che ancora si rifanno al PRG dell’80, oltre chiaramente a fare un torto ai cittadini interessati ad applicare la rigenerazione».