Se ne è andato Antonio Lauritano

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Se ne è andato Antonio Lauritano, regista, autore, conduttore, insegnante di musica, compositore, per tutti: maestro. Da tempo aveva problemi di salute.

Gli inizi e gli anni ‘90

Nasce a Castellammare di Stabia il 23 agosto 1957. Inizia la sua carriera teatrale nel 1976 nella compagnia teatrale C.A.T. Di Castellammare di Stabia diretta da Ciro Madonna. Dal 1984 al 1996 collabora con Aldo Giuffrè in qualità di compositore, arrangiatore ed esecutore in spettacoli che vedono protagonisti, tra gli altri, oltre lo stesso Aldo Giuffrè, Carlo Giuffrè, Gigi Reder, Minnie Minoprio.
Nel 1990 collabora con Francesco Rosi per la scelta dei brani musicali per il documentario su Napoli realizzato in occasione dei Mondiali di Calcio “Italia ‘90”.

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Mamma Rai e il Cut

Dal 1999 al 2001 compone, arrangia ed esegue le musiche di scena per spettacoli di Dino Verde per la regia di Don Lurio presso il teatro “La Chanson” di Roma.
Dal 2003 collabora in qualità di docente di musica e canto alla Scuola di Attori del C.U.T. Cassino (Centro Universitario Teatrale) presso il teatro Manzoni di Cassino.

All’attività teatrale unisce dal 1987 collaborazioni con Rai RadioUno, Rai RadioDue, Rai Isoradio, Rai Utile, in qualità di regista radiofonico, regista televisivo, autore, conduttore, responsabile di palinsesto, curatore della parte musicale.
Dal 1993 opera come volontario all’interno di vari Istituti Penitenziari (Regina Coeli, Rebibbia Penale, Velletri, Carcere Femminile Massima Sicurezza di Latina) allestendo e curando laboratori teatrali per detenuti e detenute.

Exodus e il buonumore

Il ricordo dell’assessore alla Coesione Sociale Luigi Maccaro, con il quale il maestro Lauritano ha collaborato fianco a fianco ad Exodus: «Ha diretto le attività artistiche per 6 anni: il laboratorio di teatro, la web tv, la “Exodus Orchestra”, i corsi di musica, i concerti.
Ma soprattutto ha seminato buonumore, amicizia, competenza e professionalità.
Tutta la comunità lo ricorda con immenso affetto perché è stata una persona capace di ascoltare, di accogliere le difficoltà e trasformarle in opportunità di crescita.
L’impronta che ha lasciato sarà motivo di ispirazione per i futuri progetti basati sulle attività artistiche che hanno sempre caratterizzato il metodo educativo di Exodus».

Tantissimi i messaggi di addio al “maestro” a cui aggiungiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e a tutti i suoi cari.

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