Liberi e Forti bacchetta Salera e punge Leone

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Il gruppo civico Liberi e Forti interviene su quanto accaduto nello scorso consiglio comunale, quando il Sindaco Enzo Salera ha dato vita ad un nuovo show dopo le pesanti accuse mosse nei suoi confronti dal neo consigliere comunale Benedetto Leone.

«Siamo davvero sconcertati – affermano – per quanto accaduto nel consiglio comunale di venerdì scorso e soprattutto per il basso profilo istituzionale mantenuto dal sindaco di Cassino Enzo Salera.
Che avesse tutto l’astio, la voglia di rispondere in maniera piccata, il nervosismo dovuto a quanto accadeva in aula, lo comprendiamo. Ma non è possibile utilizzare un frasario terroristico che non fa bene alla politica. E ci riferiamo specificatamente all’affermazione per la quale la giunta D’Alessandro sarebbe stata “giustiziata”
».

Il metodo ignavo

«Anzitutto, dal punto di vista politico, – spiega il gruppo civico Liberi e Forti – la giunta D’Alessandro non è mai stata sfiduciata, in quanto per far cadere l’amministrazione è stato usato un metodo ignavo e privo di coraggio, ovvero quello delle dimissioni di massa, a cui ha partecipato cotale sindaco. Ma vogliamo far presente al dottor Enzo Salera, che tanto si riempie la bocca di giustizia, legalità e giornata della memoria, che il termine giustiziare è un termine ascrivibile al terrorismo e alle dittature. Furono giustiziati gli ebrei, gli infoibati italiani, i partigiani, gli anarchici. Ma anche gli innocenti come Sacco e Vanzetti, gli avversari politici delle dittature come quelle di Fidel Castro e Pinochet».

Salera e Leone

«Utilizzare questi termini con il solo scopo di denigrare un passato, del cui lavoro si sta solo beneficiando, è tipico degli uomini poco veri e poco seri.
Capiamo che la seduta era stata in qualche modo infiammata dalle dichiarazioni del neo consigliere comunale Benedetto Leone, ma questa non è una scusa valida per cadere in queste volgarità, condite da fare sprezzante ed arrogante.

«Al contempo, – dicono ancora – al nostro ex compagno di viaggio Leone auguriamo buon lavoro in seno all’assise comunale. Ribadendo però che noi, diversamente da lui, non puntiamo all’unità del centrodestra. Ma ad un progetto politico che risvegli il mondo civico dal torpore nel quale quella politica che vogliamo combattere lo ha portato.
All’amico Leone ricordiamo che da più di 2 anni facciamo opposizione extraconsiliare all’amministrazione dei selfie e degli annunci. E che l’unità del centrodestra è un valore aggiunto sicuramente a livello nazionale, regionale. Ed anche delle città metropolitane, ma non nelle realtà come Cassino. Nelle quali prevale l’unità delle persone, la loro libertà nelle scelte e la forza delle loro idee».

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Il centrodestra delle persone

«Peraltro, quel centro-destra a cui fa riferimento, che sarebbe rimasto impantanato nella discussione sulla caduta dell’amministrazione D’Alessandro. E’ lo stesso col quale dialoga già da tempo e dal quale è fuggito poco prima che la nave affondasse. Senza però ottenere i risultati sperati.
Come diceva il buon vecchio Rafiki “dal passato puoi scappare o puoi imparare qualcosa”. Noi abbiamo deciso di non scappare facendo finta di dimenticarlo non parlandone più.
Al contrario, –
conclude Liberi e Forti – parlandone e tenendolo sempre a mente come esperienza pregressa. Sappiamo di poter imparare molto di più di quanto si possa pensare».

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