A quanto pare, dopo alcune rivelazioni del governo USA, è sta accertata l’esistenza degli alieni. Alcune fonti parlano di esseri non belligeranti che sono tra noi e che al momento “l’uomo”, non avendo le opportune tecnologie, non riesca a vederli. In passato apparvero degli strani segni, da questi prese spunto anche il regista del film “SIGNS” con interprete principale il mitico Mel Gibson. Segni apparsi anche questa notte sulle strade della nostra desolata ed abbandonata città.
La pista ciclabile “fake”
A Cassino con la “rimessa” in opera della pista ciclabile “fake” (detta “corsia ciclabile”, ma solo dal vice sindaco), l’amministrazione sta dimostrando di essere sul pezzo, malgrado gli errori fatti nella prima “sperimentazione”, oggi pubblicamente ammessi urbi et orbi.
Cassino Notizie on the Block
Fu proprio il nostro blog a mettere in evidenza tutte le anomalie di quel progetto che tutt’ora non ha alcuna connessione col sistema urbano della città. Da come dichiarato, in questa nuova stesura, nell’articolo del noto quotidiano “amico”, il vice sindaco si sbilancia spiegando il progetto ancora una volta arrampicandosi sugli specchi e portando alla luce una conoscenza sommaria della “quaestio”. L’assessore ai lavori pubblici infatti oggi parla di “zone 30”, di “case avanzate” e addirittura di “strade urbane ciclabili”, proprio come denunciato da cassinonotizie.com ai tempi che furono.
Lo zero assoluto
Cosa non chiara, dopo la sperimentazione vistosamente fallita, annunciate le modifiche previste, come si possa rimanere della stessa idea. Un vaccino, dopo la bocciatura dell’EMA, viene abbandonato e non modificato. Zero assoluto è il voto che gran parte dei cittadini da a questa neo amministrazione, per noi questo “zero” è un punto di partenza da cui chi seguirà dovrà ripartire. Relativamente alla pista “fake”, lo zero non può che essere il Piano Urbano del Traffico, oggi ancora inesistente così come il Piano del Verde.
Le argomentazioni del vice sindaco, al momento, risultano insufficienti e anche forvianti. Le Zone 30 vengono applicate sulle “strade urbane ciclabili”, quest’ultime devono essere censite e qualificate nel PUT. In queste aree è prevista una promiscuità dei mezzi, in quanto a monte vi sono degli “studi”. Ovvero le famose valutazioni del rischio, che ci indicano che in quelle strade il rischio di incidenti tra bici ed auto è minimo. E pertanto, non occorrono né corsia preferenziale e quantomeno simboli.
Un sogno
Se si fosse affrontata seriamente questa problematica, sarebbe stato corretto trasformare quantomeno Corso della Repubblica e via De Nicola in zona 30. E creare su strade periferiche quella viabilità ciclabile che in città continua a non esistere. Sognando, perché proprio di un sogno ormai si parla, una Cassino un giorno con il centro riqualificato (non cementato, cosa che sta distinguendo questa amministrazione) e chiuso al traffico. E, soprattutto con un piano della mobilità sostenibile consono e che non assomigli alla ragnatela di un ragno.
Nel frattempo diamo in pasto ai social alcuni spunti su questi SIGNS apparsi in via San Germano. Con quello che sembra un disco volante che dovrebbe atterrare in quella direzione, ma che forse deve aspettare una bici o forse schiacciarla (vedi foto). Colonna sonora consigliata: senza dubbio la sigla di XFiles!
L’esperimento è fallito. Si ribadisce il detto “errare è umano, perseverare è diabolico”.