Sarà stato un caso o un piano calcolato nei minimi dettagli, fatto sta che per la prima volta nella sua storia politica Benedetto Leone siederà tra gli scranni del consiglio comunale di Cassino. (Leggi Carmine Di Mambro annuncia le sue dimissioni da consigliere comunale). Se deciderà di dare battaglia o abdicare dopo la prima seduta lo capiremo a breve.
Da spina nel fianco a Primula Rossa
Ha dimostrato negli anni un certo acume politico, tra primi non eletti delle amministrative 2011, è stato spina nel fianco dell’amministrazione Petrarcone, prima, seppur fuori dal consiglio comunale, costruttore di ponti, poi, per Carlo Maria D’Alessandro di cui è stato in primis responsabile della campagna elettorale e poi assessore ai Servizi Sociali e al Personale dal 2016 al 30 gennaio 2019. Uno degli ultimi ad abbandonare la barca rappezzata del centrodestra che governava la città. Dinamico, forse a tratti impulsivo, storiche le sue liti furibonde con i sindacati. Capace anche di tornare sui suoi passi. A tratti imprevedibile. Sfuggente. Primula rossa.
Poi il lungo silenzio dopo le dimissioni e le elezioni del 2019 che, per altro, ancora dura. Fatto salvo per qualche critica sporadica sui social alla giunta Salera.
Il Leone ruggirà?
L’interrogativo che la politica cassinate si sta ponendo è: cosa farà il Leone, ruggirà o rimarrà addormentato? Sembra, comunque, che a qualche amico il Benedetto abbia confidato qualcosa. «Tornerò per render pan per focaccia a Salera», avrebbe detto al telefono. A parte le illazioni, però, lui ufficialmente tace. La “foresta” attende….in trepidazione.