Pontecorvo, Spiridigliozzi e Maini stanchi delle promesse non mantenute di Rotondo

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L’ennesimo balletto di deleghe del Sindaco Anselmo Rotondo innesca la miccia dello scontro in seno alla sua maggioranza. Oggetto del contendere la delega all’ASM, l’azienda speciale multiservizi del comune, più volte promessa al Consigliere Gaetano Spiridigliozzi, che dichiara:
«Da vicepresidente uscente della Asm già in campagna elettorale, vista l’esperienza maturata, mi era stato assicurato che sarei stato tenuto in debita considerazione ma a settembre abbiamo assistito ad una prima assegnazione al consigliere Carnevale. Ad aprile, in occasione del rimpasto delle deleghe, il Sindaco tratteneva per sé la delega all’ASM. Anche in quella circostanza mi rassicurava dicendomi di non potermela assegnare nell’immediato ma che avrebbe provveduto nel giro di qualche settimana».

Profonda delusione

«Più volte negli ultimi giorni ho chiesto conferma di ciò nel corso dei colloqui avuti con il Sindaco, ricevendo sempre risposte affermative. Comprensibile pertanto il nostro sconcerto – continua Spiridigliozzie la profonda delusione di fronte al video messaggio di oggi. Ancora una volta veniamo posti dinanzi al fatto compiuto senza possibilità di contraddittorio. E le motivazioni addotte sono davvero incredibili e ledono gravemente la nostra dignità di politici e amministratori locali».

Sbilanciamento verso chi ha aderito alla Lega

«Quanto avvenuto oggi – prosegue il consigliere Francesca Mainiha dell’incredibile perché io stessa ho assistito all’ultimo scambio tra il Sindaco ed il consigliere Spiridigliozzi e mai mi sarei aspettata un simile “ripensamento” una vera doccia fredda”
Assistiamo purtroppo all’ ennesimo sbilanciamento in favore di quanti hanno seguito il sindaco Rotondo nel suo approdo leghista ma non riteniamo di dover essere penalizzati solo perché appartenenti al suo ex partito. Il Sindaco Rotondo è andato via per sua libera scelta, in polemica con i vertici del partito rei, a suo dire, di non considerarlo a sufficienza. Ma non può pensare che saremo noi a pagarne silenziosamente le conseguenze
».

«Non può forzarci oltre la mano, – conclude Mainipiù di quanto non abbia già fatto nelle scorse settimane, affinché prendiamo le distanze dal nostro partito e da chi lo governa. Dove sono finiti gli appelli al civismo e allo spirito di squadra? Evidentemente non ci considera parte della “sua” squadra e se così fosse noi siamo pronti a rassegnare immediatamente le deleghe attualmente detenute oltre a valutare qualsiasi altra azione volta a salvaguardare la nostra dignità di persone prima e amministratori poi.
Auspichiamo un cambiamento di rotta, almeno per quel che riguarda il rispetto, che deve essere reciproco e non sempre e solo unilaterale».

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